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Rivelatore di Scintilla EDS EV521

In genere queste apparecchiature aggiuntive provvedono allo spegnimento delle scintille rivelate, alla segnalazione acustica degli allarmi, ai controlli di spegnimento e all’eventuale blocco del sistema di trasporto del materiale entro il silos.

Le operazioni sopra descritte sono svolte con precisione, con la giusta sequenza e quindi in definitiva nel migliore dei modi, dalla centrale EV521.

FUNZIONAMENTO

L’installazione tipica per il controllo antiscintilla di una tubazione di alimentazione di un silos prevede almeno:

• 1 rivelatore antiscintilla;
• 1 elettrovalvola per apertura/chiusura del flusso d’acqua;
• 1 ugello spruzzatore d’acqua per lo spegnimento della scintilla;
• I segnalatore ottico/acustico d’allarme;

Per avere la massima sicurezza è bene prevede il raddoppio degli elementi sopra descritti in modo da ottenere il seguente funzionamento:
• la prima sezione esegue la rivelazione e lo spegnimento
• la seconda esegue il controllo finale e, qualora la scintilla non sia ancora spenta, esegue lo spegnimento e il blocco del sistema

PRESTAZIONI

  • adatta al controllo di 2 rivelatori scintilla EV 395;
  • ricezione ed elaborazione dei segnali di allarme;
  • comando temporizzato di 4 relè per le seguenti funzioni:
    • pilotare 1 oppure 2 elettrovalvole di alimentazione di ugelli spruzzatori di acqua per lo spegnimento delle scintille
    • comandare segnalatori acustici ed ottici
    • azionamento automatico di serrande per il blocco dell’afflusso di materiale nel silos
    • verifica di apertura delle elettrovalvole mediante pressostati nel circuito idraulico

VANTAGGI

  • installazione semplice e facile
  • è dotata di tutti gli elementi necessari per il controllo di un impianto antiscintilla
  • il contenitore in materiale plastico con coperchio trasparente, consente la visualizzazione delle spie e degli elementi di controllo e preserva le regolazioni da manomissioni non autorizzate
  • è dotata di alimentatore e di stabilizzatore interno per l’alimentazione dei rivelatori

DATI TECNICI

  • alimentazione: 220 Vac
  • potenza assorbita: 5 VA
  • interruttore generale
  • temporizzatori: 2 regolabili con potenziometro 0-30 secondi
  • spia di rete
  • spia di indicazione dell’elettrovalvola 1
  • spia di indicazione dell’elettrovalvola 2
  • spia memorizzata di controllo pressostato 1
  • spia memorizzata di controllo pressostato 2
  • fusibile estraibile di rete
  • pulsante di reset memorie
  • pulsante di test rivelatori di scintilla a distanza
  • 4 relè d’uscita di cui 2 con funzione programmabile
  • contenitore in materiale plastico antiurto con sportello trasparente dotato di guarnizione con tenuta
  • esecuzione: IP 54

Rivelatore di Fiamma EDS FLV40

Essi sono in grado di rivelare la presenza di una fiamma (fiamma bersaglio – vedi dati tecnici più avanti fino a 20 m. di distanza dall’apparecchio.
Questi rivelatori trovano particolare applicazione nei luoghi dovesi presume che un incendio possa svilupparsi in modo rapido, come ad esempio nei magazzini di prodotti petroliferi, vernici,materiali plastici, alcolici,ecc.

Il principio di funzionamento di questi rivelatori é la rivelazione della componente ultravioletta della fiamma.

La fiamma infatti emette uno spettro di radiazioni molto ampio che vanno dal campo ultravioletto fino all’infrarosso.

La rivelazione della componente ultravioletta é una prova certa di presenza di fiamma. 

DATI TECNICI 
  • tensione di alimentazione: 12 o 24 Vcc selezionabile
  • consumo: 15 mA
  • distanza minima di rivelazione: 20 metri (riferita ad una fiamma bersaglio da idrocarburi 20*20 cm)
  • angolo di visione: 60°
  • protezione contro l’inversione di polarità
  • ritardo di intervento regolabile da 5″ a 15″ tramite trimmer interno
  • staffa di fissaggio provvista di snodo per installazione a parete o soffitto e per un facile orientamento
  • contatti relè di uscita: 0,5A/24 Vcc-ca
  • led esterno di allarme
  • contenitore in policarbonato
  • protezione: IP55
  • immunità elettromagnetica: conforme a norme EN 50081-1, EN 50081-2, IEC 801-2-3-4
  • dimensioni: 120*75*85 mm

Centrale Rivelazione incendi Autronica SISPA

Autronica Fire and Security AS sviluppa dispositivi di rivelazione incendi da più di 60 anni, a partire dal 1950.

In tutto il mondo, i sistemi di rivelazione incendi di Autronica proteggono persone e proprietà, in applicazioni di tipo civile, marino ed industriale.

Sistemi affidabili, garantiti dal fatto che sono stati sviluppati cooperando strettamente con clienti, società di certificazione, istituti di ricerca e multinazionali operanti nel settore dell’estrazione petrolifera.

Inoltre, i sistemi di rilevazione incendi di Autronica, possiedono un doppio sistema di rilevatori brevettati attraverso:

  • SelfVerify® , la Funzione di Autoverifica facilita le attività di manutenzione e aiuta a prevenire eventuali malfunzionamenti. Con tale funzione brevettata, il sistema controlla quotidianamente tutti i rivelatori, pulstanti, collegamenti, cavi ed interfaccia grafica, dalla camera del rivelatore fino ad i comandi di uscita allarme.
    SelfVerify® non solo verifica se un rivelatore è in grado o meno di attivare un allarme, ma accerta, mediante un segnale calibrato, anche il grado di sensibilità del singolo rivelatore, garantendo che ciascun rivelatore risponda sempre al livello di allarme corretto
  • DYFI+, Rivelatori Interattivi con Filtro Dinamico i quali vanno ad eliminare virtualmente i falsi allarmi.
    In questo modo il sistema assicura un tempestivo allertamento per un potenziale incendio, prima che esso diventi un serio problema.

La Centrale AutroSafe

Grazie alla partnership con Autronica, la 3F Elettronica distribuisce la Centrale di Rilevazione Incendi Autrosafe.
AutroSafe utilizza rivelatori con SelfVerify® e DYFI+.
Ogni rivelatore ha tre diversi tipi di filtro:

  • Filtro per la rilevazione di incendio latenti, che fornisce una rapida ed accurata rilevazione di incendi latenti, ovvero di situazioni nelle quali un potenziale incendio senza fiamme si possa sviluppare per un lungo periodo di tempo
  • Filtro per fenomeni transitori, che virtualmente elimina i falsi allarmi causati da fenomeni non riconducibili a veri e propri incendi.
    Tali fenomeni possono consistere in brevi impulsi causati, ad esempio, da vapore, fumo di sigaretta, ecc
  • Filtro contro l’inquinamento, che mantiene la sensibilità s tabile per l’intera durata in servizio del rilevatore, anche se esso subisce l’aggressione di agenti atmosferici

Notifier AM4000

La centrale permette la gestione separata della rivelazione gas, grazie ad apposito modulo d’interfaccia, tale visualizzazione deve avvenire su un terminale remoto dedicato ai soli allarmi tecnici.

Uscita sirena controllata, uscite relè per allarme generale e guasto.

Due uscite seriali nella versione standard con altre due opzionali tramite scheda aggiuntiva.

Uscite standard per 22 terminali e per pc per download/upload programmazioni.

Uscite opzionali per connessione ethernet (TCP/IP) ed una USB per pc o stampante, oppure un’uscita RS232/485 per connessione a NOTI-FIRE-NET.

Display grafico con 8 righe per 40 colonne. Scritte programmabili da 32 caratteri per punto e 32 caratteri per zona.

150 zone geografiche e 400 gruppi con operatori logici (AND, OR, DEL, ecc.). Archivio di 999 eventi.

Auto programmazione linee con riconoscimento doppi indirizzi. Segnalazione di necessità di manutenzione per i rivelatori. Conforme EN 54 parti 2 e 4.

Alimentazione da rete 230 Vca. Alimentatore standard 2,7 A.

Corrente ausiliaria a 24Vcc di 1A. Ricarica di due batterie 12Vcc 17 Ah. Dimensioni 483 x 266 x 111.

Notifier NFX-OPT

La serie NFX offre una riduzione dei costi per gli installatori; configurabilità, gestione più avanzate, eccezionali prestazioni nella rilevazione e immunità ai falsi allarmi.

Tutte le innovazioni introdotte sono state inserite mantenendo la completa compatibilità elettrica e meccanica con la precedente serie a supporto degli impianti esistenti.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

  • nuova base meccanica con un rivoluzionario progetto della camera di analisi che ne migliora drasticamente l’immunità ai falsi allarmi:
    • rivelazione migliorata con i diversi tipi di fiamma
    • migliorata resistenza ai falsi allarmi anche in presenza di polvere
    • rimosso il rischio di falsi allarmi causati da insetti
  • disponibili con e senza modulo isolatore
  • LED tricolore
  • rotary switch per l’indirizzamento
  • colore bianco puro a complemento delle strutture moderne
  • compatibilità con il protocollo avanzato della Serie 700
  • 100% compatibili elettricamente e meccanicamente con le serie precedenti
  • basi con nuovo design

Notifier AM2000

AM2000 dispone di 2 loop analogici che gestiscono 99 sensori e 99 moduli ognuna, per un totale di 198 rivelatori e 198 moduli interfaccia di input/output, ed è anche programmabile da PC tramite il software PK2000.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

  • sistema a microprocessore
  • 2 linee analogiche
  • ogni linea può pilotare 99 sensori in ingresso e 99 sensori in uscita
  • display LCD grafico 8 righe per 40 colonne (240*64 punti)
  • 2 interfacce seriali nella versione standard
  • 4 livelli di accesso sviluppati secondo le normative EN 54-2 ed EN 54-4
  • 3 livelli di password (operatore, manutenzione, configurazione)
  • scritte programmabili
  • 150 zone fisiche e 400 gruppi logici
  • equazioni di controllo control-by-event per attivazioni con operatori logici
  • archivio di 999 eventi in memoria non volatile
  • orologio in tempo reale
  • auto-programmazione della linea
  • programmazione di funzioni software predefinite per i diversi dispositivi in campo
  • riconoscimento automatico di punti con lo stesso indirizzo
  • gestione degli allarmi e dei guasti
  • soglia di allarme per i sensori programmabili
  • segnalazione di scarsa sensibilità sensori
  • funzioni di WalkTest per zona
  • tastiera con tasti dedicati a funzioni specifiche
  • tasti alfanumerici per la programmazione in campo dalla centrale

Installazione pulsanti manuali Antincendio

Scopri le nostre raccomandazioni sull’installazione pulsanti manuali antincendio.

I pulsanti manuali devono essere chiaramente identificabili ed il loro posizionamento ideale è quello posto a fianco delle principali vie di fuga.
Per la normativa italiana l’altezza di questi è compresa tra 1 e 1,6 metri, mentre per quella europea tra 1,2 e 1,6 metri.

I punti manuali dovranno essere preferibilmente posti in modo che siano particolarmente visibili seguendo le principali vie di evacuazione e dovranno essere tutti dello stesso tipo al fine di evitare fraintendimenti.

Sistema di rivelazione fumo ad aspirazione e campionamento

Cosa sono i sistemi rivelazione fumo ad aspirazione e campionamento?

Questi rilevatori sono, oltre quelli a sensibilità normale che utilizzano normali sensori puntiformi, anche quelli a sensibilità elevata e quelli dispongono di sensore al laser.


Tali apparati permettono la rivelazione grazie ad una tubazione forata ed ad una ventola di aspirazione.

Dati i differenti apparati esistenti (per esempio effetto tyndall, laser, ecc.) questi rivelatori speciali devono fare riferimento alla normativa specifica di prodotto EN 54-20 per la determinazione dei metodi di prova ed alle indicazioni date dal progettista.

Installazione rivelatore Antincendio lineare e fiamma

Come avviene la corretta installazione rivelatori lineari fiamma antincendio?

I rivelatori lineari sono sia quelli costituiti da due apparati (trasmettitore e ricevitore) che quelli costituiti da un unico apparato con riflettore posto sulla parete opposta.

Logicamente deve sempre esistere un collegamento visivo tra il trasmettitore od il ricevitore o tra l’apparato unico ed il riflettore.

Come per i rivelatori puntiformi anche questi sensori hanno delle distanze da rispettare quali i 15 metri massimo di copertura laterale ed un posizionamento consigliato per coperture piane compreso entro il 10% dell’altezza del locale da proteggere.

Avvertenze ulteriori devono essere prese per il posizionamento dei rivelatori con riflettore, i quali possono essere fortemente disturbati da superfici vetrate poste nelle immediate vicinanze o da sorgenti luminose naturali od artificiali che possono colpirli direttamente.

I rivelatori di fiamma rivelano uno dei principali fenomeni della combustione quali le radiazioni IR o UV emesse da una fiamma.

Per tale ragione vengono impiegati rivelatori che rilevino una delle due radiazioni o la combinazione di queste. 

Questi rivelatori hanno una risposta molto veloce e non devono necessariamente essere montati a soffitto.

In taluni ambienti una efficiente sorveglianza può essere realizzata installando il rivelatore con un angolo di inclinazione di 45 gradi rispetto al suo asse.

Installazione rivelatore antincendio puntiforme

Per definire il posizionamento dei rivelatori puntiformi di fumo bisogna tener conto dell’altezza del locale da sorvegliare e della forma della copertura, in funzione di questi parametri i rivelatori avranno un determinato raggio di copertura massimo. Per i rivelatori puntiforme di calore il raggio di copertura sarà invece fisso.

In locali ad altezza elevata la densità del fumo diminuisce in quanto quest’ ultimo si ripartisce in un volume d’aria più grande, con un ritardo di rivelazione ma un volume di sorveglianza più grande.

Bisogna inoltre sapere che in ambienti particolarmente alti, il rivelatore va installato ad una certa distanza dal soffitto per evitare che il fumo, raffreddandosi durante l’accensione, sia fermato da un eventuale cuscino di aria calda e quindi non raggiunga l’elemento sensibile.

In locali con soffitti inclinati con angolazione maggiore di 20° si consiglia il posizionamento di almeno una fila di rivelatori al disotto del colmo, mentre per la copertura a «shed» si deve installare almeno una fila di rivelatori dalla parte in cui la copertura ha pendenza minore ed a una distanza orizzontale di almeno 1 metro dal piano verticale passante per la linea di colmo.

La distanza tra i rivelatori e le pareti del locale sorvegliato non deve essere inferiore di 0,5 metri a meno che non siano installati in corridoi, cunicoli, condotti tecnici o simili con larghezza minore di 1 metro.

Deve pure essere rispettata la distanza di 0,5 metri tra i rivelatori e la superficie laterale di travi, oppure di elementi sospesi come condotti di ventilazione se lo spazio compreso tra il soffitto e la parte superiore di tale elemento o struttura è minore di 15 cm.

Se nel soffitto ci sono aperture per la fuoriuscita d’aria i rivelatori vanno installati vicino alle stesse per usufruire dell’effetto delle correnti ascensionali.
La distanza raccomandata si attesta sul valore di 40 cm, nel rispetto comunque della superficie di sorveglianza e della massima distanza tra rivelatori.

Nei locali con travi od elementi sporgenti che ostacolano la propagazione del fumo condizionando l’installazione dei rivelatori, bisognerà pertanto valutare in maniera opportuna tale fenomeno e adottare adeguate misure di compensazione come previsto dalla Normativa UNI 9795 al paragrafo 5.4.2.9 prospetto 2 per i rivelatori di calore ed al 5.4.3.10 prospetto 6 per i rivelatore puntiforme di fumo. Gli ambienti con canalizzazioni appese vengono considerati piani nel caso in cui lo spazio compreso tra la parte superiore della struttura ed il soffitto sia inferiore ai 15 cm.

Particolare cura deve essere posta per l’installazione dei rivelatori in ambienti dotati di condizionamento, sia per il benessere delle persone che per il raffreddamento delle apparecchiature, in modo che questi non vengano disturbati dalle correnti d’aria.

Gli accorgimenti da adottare variano a seconda dei tre casi seguenti, ossia: Con correnti d’aria laterale porre una distanza minima di 1 metro.

Con correnti dal soffitto a mezzo di diffusori porsi in modo equidistante tra questi.

Con immissioni provenienti dal controsoffitto di tipo forato (vacuum) conviene, al fine di evitare un disturbo diretto, ricorrere alla chiusura di questi per una superficie di almeno 1 mq.

Nel caso in cui gli ambienti abbiano un sistema d’aspirazione bisogna porre i rivelatori nelle zone di turbolenza e non direttamente dinanzi alle prese d’aria. Nel caso in cui la ripresa venga effettuata in prossimità del pavimento sarà necessario porre all’interno un rivelatore da canale.

Riguardo le camere di analisi, normalmente installate all’interno delle condotte di ventilazione e climatizzazione, è opportuno conoscere la velocità dell’aria internamente alle condotte in quanto velocità troppo alte, sopra i 15/20 m/s, impediscono l’ingresso dell’aria all’interno dell’apparecchiatura. Per evitare poi i problemi legati alla turbolenza dell’aria si consiglia di porre tali apparecchiature, dopo una curva od un’immissione di condotta secondaria, ad una distanza da queste di almeno 5 volte il diametro equivalente della canalizzazione stessa o ad una distanza di 3 volte il diametro equivalente nel caso di posizionamento a monte.

Altri tipi di rivelatori sono quelli multicriterio che uniscono differenti tecnologie in un unico apparato. Questi si suddividono principalmente in:
Rivelatori ottici e calore; Rivelatori ottici, di calore e CO; Rivelatori ottici, di calore, CO e fiamma.
I sensori multicriterio devono avere copertura calcolata in funzione del criterio più restrittivo tra i fenomeni o prodotti rilevati, e vengono utilizzati per ridurre al minimo il numero degli allarmi impropri.