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Scelta del Rivelatore Antincendio

La scelta del rivelatore antincendio da utilizzare dovrà essere effettuata in funzione del tipo di fuoco che presumibilmente ci si attende che si possa sviluppare.
I tipi di incendio si dividono infatti tra covanti ed aperti, i primi caratterizzati dall’assenza di fiamma e dalla non possibilità di autoalimentarsi, i secondi con presenza di fiamma ed autoalimentati dopo l’accensione.

Lo studio del tipo d’incendio, aperto o covante, in funzione del differente combustibile può rendere il fenomeno o il prodotto dell’incendio «misurabile» e garantire così la scelta del rivelatore d’incendio idoneo al caso.

L’azione esercitata dai fenomeni tipici dell’incendio sull’elemento sensibile di rivelazione diminuisce con l’incremento della distanza tra il focolaio ed il rivelatore, pertanto in ambienti di notevole altezza bisogna aspettarsi un certo ritardo dalla segnalazione di allarme.
L’entità di tale ritardo dipende dal tipo di rivelatore impiegato e dalle caratteristiche con le quali si sviluppa l’incendio.

Per i rivelatori di fumo a diffusione nel caso di fuoco aperto la spia termodinamica riesce agevolmente a trasportare in alto le particelle di fumo, al contrario di uno covante che dispone di carica termica molto debole, e pertanto nel secondo caso difficilmente si potrà attendere una rivelazione precoce se non quando questo si tramuti in incendio aperto.

I rivelatori lineari di fumo ad assorbimento agiscono anche essi in modo simile con una preferenza di incendi aperti con sviluppo di fumi scuri e privilegiano pertanto il posizionamento su altezze elevate dove si presuppone che il fumo inizi a disporsi su di un piano orizzontale.

Per i rivelatori termici le correnti di aria calda, attivate da un incendio con fiamma viva, subiscono un forte raffreddamento con l’aumento della distanza percorsa e con l’incremento del volume interessato.
Per tale motivo non è consigliato l’uso di questi ultimi in locali ampi e di notevole altezza.

La scelta del rivelatore dipende anche dalle condizioni ambientali che si prevedono nei locali da sorvegliare.

Tale criterio risponde essenzialmente all’esigenza di avere un sistema in cui sia accettabile il tasso degli allarmi intempestivi.

Progettazione impianti Antincendio 3F Antincendio

Da oltre 30 anni siamo i leader in progettazione Impianti Antincendio nelle Marche. Possiamo dire che per definire la qualità di un impianto è necessario esaminare le caratteristiche dei seguenti parametri:

  • Qualità delle apparecchiature;
  • Qualità della progettazione e della installazione.

Le norme europee EN 54 stabiliscono un riferimento preciso, anche in riferimento alla certificazione CPD (Construction Productions Directive), a cui il progettista non può rinunciare per stabilire la qualità delle apparecchiature da utilizzare.

Le norme UNI sono invece quelle che stabiliscono un riferimento nazionale per la progettazione, installazione e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendio.

L’insieme di tutte le apparecchiature deve assicurare le funzioni di rivelazione del pericolo, della sua valutazione e dell’attivazione delle segnalazioni e contromisure necessarie.

L’efficacia di un sistema di rivelazione dipende dalla precocità con cui viene diagnosticata la presenza di un pericolo reale, per cui è buona norma installare i rivelatori in modo da realizzare la sorveglianza totale dell’edificio (Figura A).

In alcuni casi si utilizza un concetto differente di sorveglianza quale quella parziale che si limita ad una zona precisa compartimentata (Figura B).

Un differente tipo di sorveglianza quale la selettiva che risulta diversa a seconda che sia diretta alla protezione di beni o alla salvaguardia della vita umana. Nel primo caso i rivelatori vanno installati nelle immediate vicinanze degli ambienti ove si trovano elevate concentrazioni di beni (Figura C).

Nel secondo caso vanno posizionati lungo le vie di fuga (Figura D)

Sistemi Antincendio con connessione via radio

Sistemi con connessione via radio antincendio, a protezione di un impianto, sono stati introdotti con la nuova UNI 9795.
Le apparecchiature (rilevatori,…) colloquieranno via radio con dei traslatori, questi ultimi potranno essere posizionati sulla linea dell’impianto oppure all’interno della centrale stessa.

Il possibile utilizzo di apparecchiature radio permette una più facile installazione in edifici storici di elevato pregio artistico, garantendo una ottimale protezione a fronte di un ridotto impatto impiantistico.

Tutti i componenti sono identificati dalla centrale e devono essere conformi alla propria Norma di prodotto (UNI EN 54-5, UNI EN 54-7, ecc.) e per la parte di trasmissione radio alla UNI EN 54-25.
L’utilizzo di apparati via radio dovrà tenere conto delle condizioni ambientali (umidità, temperatura, ecc.) e degli ostacoli posti nell’edificio (pareti, solette, arredamenti, ecc.) al fine di avere una sensibilità di risposta ottimale al traslatore (convertitore segnale fisico/segnale radio).

Particolare importante previsto dalla Norma è che le interfacce dei pulsanti manuali dovranno essere separate rispetto a quelle dei rivelatori automatici.

Norme e normativa Antincendio

Per noi della 3F condizione imprescindibile per i nostri impianti è la rispondenza a norme e normativa antincendio.

Gli impianti di rivelazione automatica d’incendio devono essere realizzati in modo conforme alla regola dell’arte secondo quanto previsto dal DM n°37 del 22 gennaio 2008 art.1 lett.g .

La Legge si applica agli impianti posti a protezione degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d’uso degli stessi e stabilisce che l’installazione, l’ampliamento, la modifica e la manutenzione degli impianti di rivelazione incendio vengano effettuati solo da operatori abilitati e dotati di specifici requisiti tecnico-professionali, come stabilito all’art. 4 del DM.

E’ previsto che gli impianti dovranno essere realizzati in modo conforme alle norme UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli stati membri della UE.

L’installatore al termine degli stessi dovrà rilasciare una dichiarazione di conformità (art. 7).

A livello nazionale ed europeo le Norme da considerare nella progettazione, installazione e manutenzione degli impianti sono le seguenti:

  • UNI 9795:2010 – Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme incendio del gennaio 2010;
  • EN 54 – Fire protection and fir:2010e alarm systems – Guidelines for planning, design, installation, commissioning, use and manintenance del novembre 2004.
  • UNI 11224 – Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi del giugno 2011;

Per quanto riguarda i prodotti da utilizzarsi sugli impianti questi devono rispondere alle normative europee EN 54 che dispongono i criteri tecnico-funzionali a cui questi devono rispondere.

Le norme vengono elaborate dal CEN (Comitato Europeo di Normazione) con sede a Bruxelles e sono redatte in inglese.

Sistemi indirizzati Impianti Antincendio

sistemi indirizzati impianti antincendio installati da 3F Elettronica, dispongono di centrali a singola linea a modelli aventi capacità di due, quattro e sedici. Il protocollo di comunicazione permette di porre su ciascuna linea ben 99/159 rivelatori e 99/159 moduli (numero massimo in funzione del tipo di protocollo impiegato dalla centrale di rivelazione); questi ultimi possono essere indifferentemente d’ingresso, uscita o tipo combinato per risolvere ogni necessità impiantistica.
Caratteristiche uniche dei sistemi indirizzati impianti antincendio della 3F sono:

  • la facilità di indirizzamento,
  • l’universalità di applicazione,
  • il risparmio dei tempi di installazione

Questi risultati sono raggiunti grazie all’impiego di:

  • semplice sistema di collegamento,
  • utilizzo di sirene indirizzate,
  • logiche di attuazioni,
  • flessibilità nella programmazione,
  • rapida comprensione grazie ad un’interfaccia uomo/macchina molto intuitiva.

Sistemi convenzionali impianti Antincendio

sistemi convenzionali degli impianti antincendio segnalano la zona/linea in cui un elemento ha segnalato l’allarme, pertanto per il rispetto della Normativa UNI 9795 si dovranno impiegare zone/linee differenti per tipologie di sensori.

Le centrali per sistemi convenzionali sono con visualizzazione a led oppure con lcd. I pannelli lcd rispondono all’esigenza di impianti che devono visualizzare un maggior numero di informazioni per l’utente e/o comandi di tipo generale e/o per settore.