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Impianti Ed Allarmi Incendio (Irai): Cosa Dice La Uni 9795:2021 E Perché È Fondamentale Adeguarsi 

Tabella dei Contenuti

Quando si parla di sicurezza antincendio, si pensa subito agli estintori, agli impianti sprinkler, alle porte tagliafuoco. Ma c’è un elemento che spesso viene sottovalutato e che invece rappresenta il primo anello della catena della sicurezza: gli impianti ed allarmi incendio (IRAI) 

Un incendio non si sviluppa mai all’improvviso, ci sono segnali, piccole variazioni, condizioni anomale che possono essere rilevate in tempo.  

La differenza tra un principio d’incendio controllato e un evento disastroso spesso sta tutta nella tempestività della segnalazione. 

La normativa UNI 9795:2021: un nuovo standard per la sicurezza 

Dal 2 dicembre 2021 è in vigore la nuova versione della norma UNI 9795, che regola la progettazione, l’installazione e l’esercizio dei sistemi fissi automatici di rivelazione e segnalazione d’allarme incendio.  

Questa norma non è un semplice aggiornamento tecnico, ma un vero e proprio salto di qualità nella cultura della prevenzione. 

La nuova UNI 9795:2021 si applica a tutte le nuove installazioni e agli ampliamenti degli impianti esistenti, riguarda sia i sistemi automatici (quelli che rilevano autonomamente fumo, calore o gas) sia quelli manuali (i classici pulsanti rossi di allarme). 

Il suo obiettivo? Consentire un’evacuazione tempestiva e ordinata di persone e animali, tutelare edifici e beni, e garantire l’attivazione di tutte le misure antincendio in modo efficace e coordinato. 

 

Le novità più rilevanti 

  1. Collegamento a control room certificata 
    Se la centrale di rivelazione non è presidiata in loco, deve obbligatoriamente essere collegata a una centrale operativa certificata secondo la norma UNI CEI EN 50518. Il sistema di trasmissione dell’allarme deve essere conforme alla UNI EN 54-21. Questo garantisce una sorveglianza h24 e una risposta tempestiva in caso di emergenza o guasto. 
  1. Integrazione con le norme UNI EN 54-1 
    Per migliorare la coerenza normativa, la UNI 9795:2021 recepisce termini e definizioni della UNI EN 54-1. Questo facilita la progettazione e la comprensione dei sistemi, riducendo errori interpretativi. 
  1. Aggiornamento sulle altezze e sulle posizioni dei rivelatori 
    Ora viene stabilito che lo spazio nascosto oltre i 150 cm deve essere protetto. I rivelatori di calore possono essere installati fino a 7,5 metri, mentre quelli di fumo non devono superare i 12 metri. Sono state aggiunte nuove configurazioni architettoniche come i soffitti a nido d’ape tra i casi previsti. 
  1. Nuovi parametri per i rivelatori lineari di calore 
    La norma introduce precise indicazioni per rivelatori ripristinabili e non ripristinabili, definendo limiti di altezza e temperatura, in coerenza con le UNI EN 54-22 e 54-28. 
  1. Terminologia aggiornata per chiarezza operativa 
    Vengono introdotte nuove definizioni tratte dalle linee guida UNI/TR 11607:2015 e UNI/TR 11694:2017, che riguardano rispettivamente gli avvisatori acustici/luminosi e i sistemi di aspirazione fumo. 

Cosa succede se non ci si adegua? 

Molti pensano che il rispetto delle norme sia un onere. In realtà è una tutela. Installare un impianto non conforme può comportare: 

sanzioni civili e penali in caso d’incendio; 

difficoltà nell’ottenere il certificato di prevenzione incendi (CPI); 

una copertura assicurativa parziale o nulla in caso di sinistro. 

Un sistema progettato secondo la UNI 9795:2021 non è solo una garanzia di sicurezza, ma anche un requisito per proteggere persone, strutture e attività economiche. 

L’esperienza di 3F Antincendio 

Da quarant’anni ci occupiamo di sicurezza a 360°.

Con il nostro reparto specializzato, seguiamo ogni fase: dalla progettazione all’installazione, dalla manutenzione all’adeguamento degli impianti esistenti. 

Abbiamo affrontato e risolto centinaia di situazioni diverse: strutture industriali, aziende agricole, ospedali, scuole, negozi, condomini. Ogni progetto è unico, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: far dormire sonni tranquilli a chi si affida a noi. 

Vuoi capire se il tuo impianto è a norma? 

Contattaci per un sopralluogo gratuito.

Verificheremo insieme la situazione e, se necessario, ti guideremo passo dopo passo nell’adeguamento alla normativa UNI 9795:2021. 

Estintori – Tipologie, Utilizzi e Consigli per Scegliere Quello Giusto 

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Quando si parla di sicurezza antincendio, l’estintore rappresenta uno dei dispositivi più immediati ed efficaci per contenere un incendio nelle sue fasi iniziali.

Non tutti sanno che ogni ambiente può richiedere un tipo specifico di estintore, conoscere quale scegliere è fondamentale per garantire una protezione reale ed efficace.  

Classi di Incendio: Un Passo Fondamentale per Orientarsi 

Per scegliere correttamente un estintore, è necessario sapere prima che tipo di incendio potrebbe svilupparsi nell’ambiente da proteggere.  

Gli incendi si classificano in base alla natura del combustibile: 

  • Classe A: incendi che coinvolgono materiali solidi come legno, carta, tessuti, plastica. 
  • Classe B: incendi originati da liquidi infiammabili come benzina, vernici, alcol. 
  • Classe C: incendi causati da gas infiammabili come metano, propano, butano. 
  • Classe D: incendi di metalli combustibili, come magnesio, alluminio o sodio. 
  • Classe F: incendi che coinvolgono oli e grassi da cucina, spesso in ambienti professionali. 
     

Ogni tipologia di estintore è progettata per agire su una o più di queste classi, installare quello sbagliato significa non poter intervenire in modo efficace in caso di emergenza. 

Le Principali Tipologie di Estintori 

Estintori a Polvere 

Tra i più comuni e versatili, questi estintori utilizzano una polvere chimica secca, generalmente a base di fosfato monoammonico o bicarbonato di sodio, che agisce interrompendo la reazione chimica della combustione.  

Sono ideali per incendi di classe A, B e C, rendendoli adatti a numerosi contesti, come officine, magazzini, depositi e parcheggi. Tuttavia, lasciano residui che richiedono una pulizia approfondita e possono danneggiare apparecchiature elettroniche. 

Estintori a CO₂ (Anidride Carbonica) 

Questi estintori impiegano gas CO₂ compresso, che spegne il fuoco abbassando la temperatura e soffocando l’ossigeno. Sono particolarmente indicati per incendi di classe B e su apparecchiature elettriche in tensione, come quelle presenti in laboratori, uffici e sale server.  

Non lasciano residui, ma non sono adatti a incendi di materiali solidi (classe A) e possono causare problemi di respirazione in spazi chiusi. 

Estintori a Schiuma 

Utilizzano una soluzione schiumogena molto efficace sui liquidi infiammabili, coprono incendi di classe A e B e trovano largo impiego in stazioni di servizio, locali commerciali e uffici.  

La schiuma è utile per prevenire la riaffiorazione delle fiamme, ma non può essere usata su apparecchiature elettriche in tensione e potrebbe danneggiare materiali sensibili come archivi cartacei. 

Estintori ad Acqua Nebulizzata 

Tra le soluzioni più moderne ed ecologiche, utilizzano acqua demineralizzata micronizzata, che non conduce elettricità.  

Sono utili per incendi di classe A e F e possono essere utilizzati su impianti elettrici fino a 1000V. Questi estintori sono particolarmente consigliati in ambienti come scuole, ospedali e mense, poiché non lasciano residui e sono rispettosi dell’ambiente. 

Estintori per Metalli (Classe D) 

Questa categoria di estintori è altamente specializzata e specifica per metalli combustibili come magnesio e sodio.  

Essenziali per alcune industrie, sono però inutilizzabili su altri tipi di incendio. Data la loro specificità, richiedono personale adeguatamente formato per essere utilizzati. 

Come Scegliere l’Estintore Giusto 

Per scegliere un estintore adeguato, bisogna analizzare i rischi specifici dell’ambiente. Ad esempio: 

  • Quali materiali sono presenti? Carta, legno, solventi, gas? 
  • Ci sono apparecchiature elettriche delicate? 
  • Si lavora con oli o grassi, come nelle cucine professionali? 

Rispondendo a queste domande, si può determinare il tipo di estintore più idoneo. In molti casi, combinare più tipologie garantisce una protezione completa. 

Una Scelta Sostenibile 

Negli ultimi anni, l’attenzione alla sostenibilità ha influenzato anche il settore della sicurezza antincendio. L’estintore ad acqua nebulizzata è un esempio di soluzione ecologica, ideale per aziende attente alle politiche green. Non impiega sostanze chimiche nocive ed è completamente sicuro sia per persone che per l’ambiente. 

Conclusioni 

L’estintore non è solo un obbligo normativo, ma un dispositivo cruciale per la sicurezza. Conoscere le tipologie disponibili e scegliere il modello corretto può fare la differenza tra un piccolo incidente e danni irreparabili. Se hai bisogno di aiuto nella scelta o nella manutenzione, affidati a professionisti in grado di offrirti una consulenza personalizzata.

I servizi Antincendio dei quali non puoi fare a meno per la tua Azienda 

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Scopri nel dettaglio come possiamo aiutarti con installazione e manutenzione di tutti i principali presidi antincendio. 

 

Estintori: installazione e manutenzione 

Cosa facciamo: 

Scelta personalizzata: analizziamo il tuo ambiente per consigliarti il tipo di estintore più adatto (polvere, CO₂, schiuma, idrico). 

Posizionamento strategico: installiamo sempre a norma, con segnaletica ben visibile. 

Controlli regolari: ogni 6 mesi controlli per verificare lo stato degli estintori, revisione completa e collaudo. 

Perché sceglierci: il nostro servizio “chiavi in mano” ti solleva da qualsiasi incombenza burocratica, garantendoti sempre estintori efficienti e a norma di legge. 

 

Porte tagliafuoco: protezione certificata 

Cosa facciamo: 

Modelli REI certificati: porte tagliafuoco con diverse classificazioni di resistenza al fuoco, adattabili a ogni contesto. 

Montaggio a regola d’arte: guarnizioni e chiudiporta regolati con cura per garantire una chiusura perfetta. 

Ispezioni periodiche: test di apertura/chiusura e sostituzione guarnizioni usurate. 

Perché sceglierci: la nostra esperienza assicura interventi rapidi e installazioni durature, con semplificazione delle pratiche burocratico-normative. 

 

Idranti e naspi: prontezza immediata 

Cosa facciamo: 

Installazione: idranti a colonna o a muro e naspi posizionati senza ostacoli, per un accesso veloce. 

Prove e test: test di portata e tenuta per assicurare un flusso d’acqua costante. 

Sostituzione componenti: rinnovo del tubo o della lancia se mostrano segni di usura. 

Perché sceglierci: interveniamo con rigore e puntualità per mantenere sempre pronta la tua rete di erogazione antincendio. 

 

Gruppi di pompaggio: efficienza sotto pressione 

Cosa facciamo: 

Configurazione su misura: tramite il nostro ingegnere si possono effettuare progetti su misura in base alla caratteristica del sito. 

Installazione: montaggio e collegamenti elettrici curati nel dettaglio. 

Manutenzione programmata: controlli (livelli olio, valvole ecc) e prove di avviamento motore. 

Perché sceglierci: con 3F Antincendio hai la tranquillità di gruppi di pompaggio sempre pronti a entrare in funzione, senza sorprese. 

 

Segnaletica orizzontale: orientamento sicuro 

Cosa facciamo: 

Vernice o nastro termoplastico: selezioniamo il materiale migliore per resistere al calpestio e all’usura. 

Tracciatura professionale: percorsi di esodo, aree estintori e vie di fuga definite con precisione millimetrica. 

Ritocchi periodici: controlli e rinnovi dei colori per garantire sempre massima visibilità. 

Perché sceglierci: rendiamo gli ambienti più sicuri e intuitivi, con interventi rapidi e risultati duraturi. 

 

Segnaletica di sicurezza 

Cosa facciamo: 

Fornitura completa: segnaletica conformi al D.Lgs 81/08 per evitare incidenti e sanzioni  

 

Cassette di pronto soccorso: cura immediata 

Cosa facciamo: 

Fornitura completa: cassette conformi al D.M. 388/2003, dotate di tutti i dispositivi necessari. 

Controlli periodici programmati: verifichiamo scadenze e integrità del confezionamento. 

Ricambi express: rimpiazziamo in tempi rapidissimi quanto serve, per non farti mai restare scoperto. 

Perché sceglierci: con noi hai sempre un punto di riferimento unico per antincendio e pronto soccorso, senza correre da fornitori diversi. 

 

Vuoi un servizio su misura? 
Richiedi subito un sopralluogo. 

Con 3F Antincendio hai soluzioni pratiche, interventi rapidi e un team sempre a tua disposizione, per garantirti serenità quotidiana. 

Manutenzione e conformità dei presidi antincendio: obblighi e sanzioni secondo il Decreto Legislativo n. 81 del 2008

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Con la giusta attenzione e cura, si può garantire un ambiente sicuro e una protezione adeguata a tutti gli ambienti. 

Presidi antincendio non a norma: violazioni e sanzioni. 

La questione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro è regolamentata dal Decreto Legislativo n. 81 del 2008, noto anche come “Testo Unico sulla sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro“.  

Questo decreto sottolinea l’importanza di predisporre adeguate misure antincendio per proteggere i lavoratori dai rischi di incendio.  

 

Obblighi del datore di lavoro 

Il datore di lavoro ha il dovere di mettere in atto tutte le precauzioni necessarie per prevenire i rischi di incendio, questo obbligo include l’installazione di presidi antincendio come estintori, porte tagliafuoco e sistemi di allarme, nonché la loro manutenzione periodica.  

Principali presidi antincendio 

Ecco un elenco dei principali presidi antincendio: 

  • Estintori: indispensabili per spegnere piccoli incendi prima che diventino fuori controllo. 
  • Idranti e naspi: utilizzati per fornire acqua in caso di incendio. 
  • Porte tagliafuoco: progettate per impedire la propagazione del fuoco tra diversi compartimenti di un edificio. 
  • Sistemi IRAI (impianto di rivelazione ed allarme antincendio: rilevano la presenza di fumo o fiamme e avvertono gli occupanti dell’edificio. 
  • Sistemi di spegnimento automatici: come gli sprinkler, che si attivano automaticamente in presenza di calore. 
  • Segnaletica di sicurezza: indica chiaramente le uscite di emergenza e i percorsi di evacuazione. 

Sanzioni per inadempienza 

Le conseguenze per chi non rispetta questi obblighi possono essere molto serie. L’art. 55 del Decreto Legislativo n. 81 del 2008 stabilisce chiaramente le sanzioni a cui il datore di lavoro può essere sottoposto. Queste includono l’arresto da due a quattro mesi o ammende da 1.474,21 a 6.388,23 euro per la violazione dell’articolo 18. Queste pene non sono solo un deterrente, ma un chiaro segnale dell’importanza attribuita alla sicurezza sul lavoro. 

Conseguenze in caso di incendio 

Non possiamo permetterci di ignorare la manutenzione dei presidi antincendio, in caso di incendio, l’assenza di questi strumenti, la loro inadeguatezza o eventuali malfunzionamenti dovuti alla mancata manutenzione potrebbero aggravare il quadro accusatorio dei responsabili, con relativo inasprimento delle pene.  

Inoltre, dal punto di vista assicurativo, questi fattori potrebbero avere notevoli ripercussioni sui risarcimenti, che potrebbero non essere concessi completamente. 

Chi può occuparsi della manutenzione dei presidi antincendio? 

La manutenzione di ogni tipologia di presidi è regolata da norme distinte e non può venire affidata a chiunque per poter essere considerata valida ai fini di legge. La manutenzione deve essere eseguita da una persona competente appartenente ad un’azienda specializzata, escludendo quindi controlli da parte di privati. Il tecnico manutentore qualificato, infatti, è il professionista designato per queste attività, definito come: “persona fisica in possesso dei requisiti tecnico-professionali di cui all’allegato II” (Art. 1 Decreto 1° Settembre 2021 – “Decreto Controlli”). 

Il D.M. 1° settembre 2021, comunemente denominato “Decreto Controlli” mira a regolamentare i «Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio». Una delle novità più importanti del decreto riguarda proprio l’introduzione della figura del “tecnico manutentore qualificato”, ossia la figura incaricata ad effettuare interventi di manutenzione su dispositivi e sistemi antincendio. Per il raggiungimento della qualifica è indispensabile essere in possesso di una serie di requisiti e competenze elencati nell’allegato II del decreto e certificati con esame dai Vigili del Fuoco. 

Il Decreto Controlli è stato, però, oggetto di diverse proroghe: con il decreto del 13 settembre 2024 il ministero dell’interno rimanda al 25 settembre 2025 l’entrata in vigore del Decreto Controlli per agevolare l’organizzazione delle sessioni d’esame da parte dei vigili del fuoco. 

 

Importanza della manutenzione 

La manutenzione regolare dei presidi antincendio è essenziale per garantire che siano pronti a funzionare in caso di emergenza.  

Non è solo una questione di conformità alle norme, ma di etica e responsabilità verso i lavoratori, un estintore funzionante, una porta tagliafuoco ben mantenuta o un allarme antincendio efficace possono davvero salvare vite umane. 

In conclusione, la sicurezza sul lavoro dipende dalla nostra capacità di prevenire e gestire i rischi.  

La manutenzione e la conformità dei presidi antincendio non sono solo obblighi legali, ma atti di cura e rispetto verso chi lavora con noi, investire nella sicurezza antincendio significa investire in un futuro più sicuro e sereno per tutti. 

 

Uno specialista del team 3F Antincendio sarà a tua disposizione per risolvere ogni dubbio sull’argomento.

Pompieropoli: 3F Antincendio insieme all’associazione l’alveare e i Vigili del Fuoco per una giornata di educazione e divertimento 

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3F Antincendio presenta:

Domenica 10 novembre in Piazza della Libertà a Monte Urano in occasione della Polentata al Castello 2024 3F Antincendio, in collaborazione con l’Associazione l’Alveare e i Vigili del Fuoco di Fermo e Ascoli Piceno, è lieta di invitare tutte le famiglie a Pompieropoli!

Pompieropoli

Un evento speciale in Piazza della Libertà per avvicinare i bambini dai 3 ai 12 anni al mondo dei pompieri e alla prevenzione antincendio, attraverso attività educative e divertenti.

Educare alla sicurezza attraverso il gioco: Durante Pompieropoli, i bambini potranno cimentarsi in attività ludiche come l’arrampicata, la discesa dal palo e la trave di equilibrio e molto altro, affiancati dai Vigili del Fuoco.

Un’occasione per apprendere, divertendosi, i principi base della sicurezza e della prevenzione antincendio.

3F Antincendio per il sociale

Questo evento rappresenta l’impegno di 3F Antincendio nel promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza fin dalla giovane età.

La giornata sarà arricchita dalla presenza di stand gastronomici della Polentata al Castello per rendere l’esperienza ancora più piacevole per tutta la famiglia.

Sarà possibile gustare piatti tipici a base di polenta e godersi una giornata all’insegna della comunità.

Non perdete questa occasione per far vivere ai vostri bambini un’esperienza indimenticabile, con il supporto di 3F Antincendio e dei nostri eroi del fuoco.

Definizione delle procedure per la manutenzione degli estintori: Nuova norma UNI 9994-1:2024

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Introduzione

L’aggiornamento 2024 introduce alcune novità significative rispetto alle edizioni precedenti, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la sicurezza nella manutenzione degli estintori.

La norma si applica a tutti gli estintori portatili e carrellati, indipendentemente dal tipo di agente estinguente utilizzato.

Il 25 luglio 2024 è stata pubblicata da UNI la nuova edizione della norma che definisce i criteri per effettuazione della sorveglianza, del controllo iniziale, del controllo periodico, della revisione programmata e del collaudo degli estintori di incendio (portatili e carrellati), al fine di garantirne l’efficienza.

Cosa cambia

Giunta alla sua 4 edizione, nella norma possono ritrovarsi una serie di aggiornamenti e novità che andiamo sinteticamente a rappresentare di seguito:

Nuova e aggiornata terminologia

La sezione ‘Termini e definizioni’ è stata rivista sia nella struttura sia nella composizione, questo aiuta sia i manutentori sia gli utenti finali a capire subito se l’estintore è stato controllato e se è in condizioni operative.

Al posto della definizione di ‘prototipo omologato’, ad esempio, è ora presente la definizione di ‘prototipo autorizzato’.

 

Tipologie di estintori

La classificazione delle tipologie di estintori a base d’acqua, riportata nel prospetto 2 è stata completamente rivista.

Fasi

Sono stati chiariti i termini da utilizzare per il calcolo della prima revisione programmata e del primo collaudo.

Nella fase di controllo periodico degli estintori a base d’acqua che hanno come agente estinguente solo acqua, con serbatoio plastificato, a pressione permanente, è stata introdotto la verifica dello stato del trattamento di plastificazione interna del serbatoio.

Con la fase di revisione programmata viene ribadito che le diverse operazioni tecniche hanno lo scopo di mantenere costante nel tempo l’efficienza dell’estintore, in conformità al prototipo certificato.

La fase di manutenzione straordinaria è stata sintetizzata e la fase di collaudo è rimasta invariata.

Periodicità

Elemento di novità nell’edizione 2024 della norma sono le periodicità delle varie fasi di intervento.

Prospetto 2

Periodicità massima di revisione e collaudo

Come si evince dal prospetto 2 della norma

  • È stato introdotto un dettaglio maggiore nelle periodicità che riguardano gli estintori a base d’acqua, introducendo una differenziazione sia per quanto riguarda il tipo di pressurizzazione (permanente o ausiliaria) sia per la tipologia di mezzo estinguente e, infine, in base alla tipologia di serbatoio.
  • Per gli estintori d’incendio a polvere, viene innalzato a 60 mesi (dagli attuali 36 mesi) il termine per la revisione programmata e viene ridotto a 10 anni (dagli attuali 12 anni) il termine per il collaudo.

In linea generale, salvo diversa indicazione da parte del Ministero dell’Interno – Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco -, in relazione alle tempistiche di esecuzione delle attività di revisione programmata e collaudo, ricordiamo che  sono indicate le periodicità massime entro le quali tali attività devono essere effettuate e che è quindi necessario verificare puntualmente le indicazioni riportate dal produttore dell’estintore d’incendio all’interno del proprio libretto d’uso e manutenzione (previsto dal DM 7 gennaio 2005) e dalle istruzioni per l’utilizzatore (previsto dalla Direttiva PED 2014/68/UE attuata da D. Lgs. 15 febbraio 2016, n. 26), in quanto, in caso di tempistiche più restrittive indicate dal fabbricante rispetto a quelle massime prescritte nella norma, l’Azienda di manutenzione dovrà conformarsi alle indicazioni del produttore. 

Si ritiene quindi opportuno suggerire un approccio più restrittivo, mantenendo la periodicità delle revisioni a 36 mesi per gli estintori d’incendio a polvere già immessi sul mercato alla data del 25.07.2024.

Nel caso di riduzione delle periodicità massime di esecuzione di una fase in una nuova norma (vedere collaudo estintori a polvere da 12 anni a 10 anni) l’indicazione più restrittiva prevale sulle indicazioni del costruttore fornite in base alla precedente edizione della norma.

Nella tabella viene riportata la definizione di “additivi fluorine free” dove si intendono gli agenti estinguenti che non contengono sostanze fluorurate. Si rimanda alla lettura della legislazione di pertinenza per quanto riguarda l’utilizzo del PFOA (Regolamento (UE) 2020/784).

 Sicurezza e salvaguardia ambientale

Viene ricordato, ora in maniera esplicita, che la stessa dismissione di un estintore d’incendio debba essere effettuata nel rispetto della vigente legislazione ambientale.

 

Estintori da considerarsi fuori servizio

È rimasto invariato il termine (18 anni) raggiunto il quale un estintore d’incendio debba ritenersi ‘fuori servizio’.

Parti di ricambio ed agenti estinguenti

In ottemperanza a quanto già sancito dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, viene ricordato che tutte le parti di ricambio, utilizzate devono essere conformi alle parti del prototipo certificato nonché dichiarate conformi dal produttore dell’estintore.

La sostituzione dell’agente estinguente deve essere effettuata con l’estinguente del prototipo certificato e con la periodicità dichiarata dal produttore.

 

Documento di manutenzione

Viene ora ricordata la necessità di consegnare copia del documento di manutenzione al Committente.

Conclusione

La nuova versione della norma UNI 9994-1 porta con sé importanti aggiornamenti che non possono essere ignorati.

La manutenzione degli estintori è un aspetto cruciale della sicurezza antincendio, e seguire le nuove direttive ti aiuterà a garantire la massima protezione per il tuo ambiente di lavoro.

Consulenza 3F Antincendio

Non aspettare: contatta oggi stesso 3F Antincendio per assicurarti che tutti i dispositivi antincendio siano in regola con le nuove normative.

Come scegliere il corso Antincendio giusto per la tua azienda?

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Considerazioni:

Prendi in considerazione il tipo di attività svolta, il numero di dipendenti e le potenziali fonti di incendio per identificare il corso più adatto. 

Ogni azienda quando inizia il percorso per la messa in sicurezza, deve garantire la presenza di una risorsa che si occuperà della sicurezza antincendio.  

L’addetto antincendio è una figura espressamente prevista dall’attuale normativa antinfortunistica, ricompreso all’interno di quella squadra per la gestione delle emergenze, prevista dall’articolo 18 del D.Lgs. 81/08. 

Gli addetti antincendio si occupano in particolare del primo intervento in attesa dell’arrivo dei soccorsi, aiutando i presenti a raggiungere il luogo sicuro più prossimo. 

Chi deve fare il corso in azienda?

Tutti i lavoratori addetti alla squadra di emergenza antincendio devono ricevere una specifica formazione attraverso dei corsi antincendio specifici. Il corso si differenzia in base ai livelli di rischio presente in azienda (basso, medio o alto), ma in generale, tende ad inculcare nei discenti nozioni di base sull’incendio e la sua prevenzione, la protezione antincendio e le procedure da adottare in caso di incendio, accompagnate da un’esercitazione pratica finale.  

Tutte le organizzazioni devono organizzarsi per prevenire e gestire eventuali situazioni di emergenza, tra cui situazioni di emergenza incendio. 

L’art. 43 del D.Lgs. 81/08, stabilisce l’obbligo a carico del Datore di lavoro di incaricare uno o più lavoratori all’attuazione delle misure di prevenzione incendi gestione delle emergenze. 

La formazione dell’addetto alla squadra di emergenza antincendio era normata dal DM 10/3/98 che stabiliva 3 livelli di rischio incendio delle organizzazioni (rischio basso, rischio medio, rischio elevato) per i quali erano previste tre tipologie di corsi antincendio (da 4, 8 e 16 ore). Dal 4 ottobre 2022 è ufficialmente entrato in vigore il D.M. 2/9/2021 che introduce novità di rilievo in merito alla formazione degli addetti antincendio. 

 

Certificazione del corso 

Verifica che il corso scelto sia certificato da un ente di formazione riconosciuto, questo assicura che la formazione sia di alta qualità e conforme agli standard previsti dalla legge. 

I corsi antincendio prevedono una parte teorica da fare in aula e una parte pratica. 

Non è possibile erogare tali corsi in modalità e-learning come indicato nell’Accordo Stato Regioni del 7/7/2016.  

Guarda i corsi disponibili 3F Antincendio

 

Tipologie di corsi antincendio 

Esistono diverse tipologie di corsi antincendio, ciascuno studiato per rispondere a esigenze specifiche. Vediamo quali sono. 

Corso Antincendio Livello 1 – Ex Rischio Basso 

Questo corso base copre i fondamenti della prevenzione incendi, le procedure di evacuazione e le tecniche di estinzione, ed è indicato per ambienti a basso rischio. 

Corso Antincendio Livello 2 – Ex Rischio Medio 

Pensato per chi lavora in ambienti a rischio medio, fornisce una formazione più approfondita sulle tecniche di prevenzione, sull’uso degli estintori e sulle procedure di evacuazione. 

Corso Antincendio Livello 3 – Ex Rischio Elevato 

Destinato a chi opera in settori ad alto rischio, come industrie e grandi spazi pubblici, questo corso approfondisce le misure di prevenzione e le esercitazioni pratiche. 

Questi prevedono rispettivamente 12 ore di teoria e 4 di pratica (livello 3), 5 ore di teoria e 3 ore di pratica (livello 2), 2 ore di teoria e 2 ore di pratica (livello 1). 
L’aggiornamento periodico degli addetti al servizio antincendio dovrà avvenire ogni 5 anni: 8 ore (livello 3), 5 ore (livello 2) e 2 ore per il livello 1. 

 

Approfondimenti sui corsi 

Corso per addetti antincendio in attività a livello 1 

Questo corso fornisce le basi per affrontare situazioni di emergenza in ambienti a basso rischio. 

Contenuti principali: 

  • Principi della combustione e prodotti della combustione 
  • Sostanze estinguenti e effetti dell’incendio sull’uomo 
  • Misure di protezione e comportamenti da adottare 
  • Esercitazioni pratiche sull’uso degli estintori 

 

Corso per addetti antincendio in attività a livello 2 

Questo corso aggiunge ulteriori dettagli rispetto al livello base, tra cui: 

Esercitazioni pratiche: 

  • Utilizzo dei mezzi di estinzione più comuni 
  • Uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) come estintori, idranti e naspi 

Misure aggiuntive: 

  • Segnaletica di sicurezza 
  • Illuminazione di emergenza 
  • Sistemi di allarme 

 

Corso per addetti antincendio in attività livello 3 

Destinato a chi lavora in ambienti particolarmente pericolosi, come grandi industrie o aree ad alta densità, questo corso include numerose esercitazioni pratiche e approfondimenti su tutte le fasi della prevenzione incendi. 

 

Scegli il corso antincendio giusto per garantire la massima sicurezza nella tua azienda. Non esitare a contattarci per maggiori informazioni! 

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Decreto Affitti Brevi: Estintori Certificati e installati da professionisti, Manutenzione Obbligatoria 

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Un insieme di nuove normative pensate per regolamentare le strutture ricettive adibite ad uso turistico e gestite in forma imprenditoriale e no, una delle disposizioni più importanti riguarda l’obbligo di avere estintori certificati e di garantire la loro manutenzione regolare. 

 

Cosa dice il Decreto Affitti Brevi riguardo gli estintori? 

Con l’obiettivo di migliorare la sicurezza nelle strutture ricettive a breve termine, il Decreto Affitti Brevi ha introdotto una serie di nuove norme che abbiamo già citato nei precedenti articoli  

In questo articolo parleremo degli estintori, per i quali ci sono i seguenti punti chiave: 

  • Installazione in punti ben visibili e strategici su ogni piano in un raggio di 200mq. 
  • Gli estintori devono essere a norma di legge. 
  • Garantire che gli estintori siano funzionanti e conformi alle certificazioni Europee. 
  • Devono essere installati da professionisti con garanzia di funzionamento e regolare mantenimento rilasciata da professionisti certificati. 

 

La normativa non lascia spazio a dubbi: gli estintori devono essere certificati e conformi alle leggi vigenti, Inoltre, secondo la norma UNI 9994-1:2024 devono essere sottoposti a manutenzione periodica, eseguita da personale qualificato. 

  

Estintori Certificati: Cosa Sono e Perché Sono Importanti 

Perché un estintore certificato è così importante?  

Non basta avere un qualsiasi estintore in bella vista per essere in regola, gli estintori devono rispettare degli standard di qualità molto precisi, dettati dalle normative italiane ed europee.  

Gli estintori forniti da 3F Antincendio sono certificati:  

  • M.I. Prodotto omologato secondo normativa vigente su territorio nazionale  
  • italiano, riconosciuto come estintore idoneo ai fini della protezione antincendio 
  • CE, conforme alle direttive europee per le attrezzature in pressione secondo direttiva PED 2014/68/UE. Gode della libera circolazione su tutto territorio comunitario.  
  • EN3/7 – EN1866, Normative Europee di riferimento per la certificazione del prodotto indicato. 
  • CSI, Laboratorio autorizzato per esecuzione delle prove di spegnimento secondo le direttive europee 
  • MPA, Laboratorio autorizzato per esecuzione delle prove di spegnimento secondo direttive europee 
  • MTIC, Laboratorio autorizzato per esecuzione delle prove di spegnimento secondo direttive europee 
  • Apragaz, Laboratorio autorizzato per esecuzione delle prove di spegnimento secondo direttive europee. 
  • Timone, prodotto in possesso della certificazione secondo direttiva MED 2014/90/UE idoneo a installazione su imbarcazioni da diporto e superiore.  Certificazione in accordo alle convenzioni internazionali IMO e SOLAS. 

La certificazione garantisce che l’estintore sia stato sottoposto a tutti i controlli necessari e che sia in grado di funzionare correttamente in caso di incendio. 

Un estintore non certificato potrebbe non funzionare correttamente nel momento del bisogno e in caso d’incendio i primi secondi sono cruciali, avere un dispositivo non certificato può significare perdere tempo prezioso e mettere in pericolo la vita delle persone.

 

Manutenzione degli Estintori: Un obbligo da Non Trascurare e regolamentato dalla norma UNI 9994-1:2024 

Avere un estintore certificato è solo una parte dell’equazione, anche il migliore degli estintori, se non sottoposto a manutenzione regolare, può diventare inutilizzabile nel tempo.   

La normativa prevede una serie di controlli necessari per gli estintori:  

  • Sorveglianza (a cura del proprietario o datore di lavoro) 
  • Controllo  (effettuato da professionisti) 
  • Revisione (sostituzione estinguente secondo le scadenze indicate) 
  • Collaudo (test idrostatico del serbatoio o della bombola 

Gli estintori in possesso dovranno essere sottoposti a controllo, la revisione e il collaudo degli estintori per case vacanze devono essere eseguiti solo da personale specializzato e in possesso dei requisiti di legge. 

In pratica un tecnico qualificato deve verificare che l’estintore sia in buone condizioni, che la pressione sia corretta e che non ci siano segni di deterioramento, se tutto funziona correttamente viene compilato il cartellino di manutenzione per la certificazione.   

In caso di problemi, il tecnico può riparare o sostituire il dispositivo, garantendo che sia sempre pronto all’uso in caso di emergenza.  

Affidare la manutenzione degli estintori a personale non qualificato o, peggio ancora, ignorare del tutto questo obbligo, espone la attività a gravi rischi.  

Non solo potresti ricevere multe salate, ma in caso di un incidente, potresti trovarti a fronteggiare conseguenze legali molto più serie. 

 

Estintori e Manutenzione: La Soluzione Completa di 3F Antincendio 

3F Antincendio è qui per garantirti una gestione sicura e conforme alle normative. Offriamo soluzioni complete per la sicurezza antincendio, fornendo non solo estintori certificati, ma anche un servizio di manutenzione regolare, come richiesto dalla legge. 

 

Vediamo nel dettaglio cosa possiamo fare per te: 

Estintori Certificati: Tutti gli estintori che forniamo sono omologati secondo gli standard più rigorosi e rispettano le normative italiane ed europee, questo significa che puoi stare tranquillo, i tuoi dispositivi saranno sempre a norma. 

 

Manutenzione Programmata: Effettuiamo controlli periodici, come previsto dalla legge, per assicurarci che ogni estintore sia sempre in perfette condizioni, Il nostro team di tecnici qualificati si occuperà di tutto, garantendo che tu non debba preoccuparti di nulla.  

Servizio Personalizzato: Ogni struttura ha esigenze specifiche, e noi lo sappiamo bene, per questo offriamo soluzioni su misura, studiate appositamente per le caratteristiche della tua attività.  

Non importa se gestisci un piccolo B&B o una grande casa vacanza: abbiamo la soluzione giusta per te. 

 

Domande Frequenti sulla Sicurezza Antincendio per B&B e Case Vacanza 

  1. Gli estintori sono obbligatori in tutte le strutture ricettive?

Sì, il Decreto Affitti Brevi impone l’obbligo di installare estintori certificati in tutte le strutture ricettive, comprese case vacanza e B&B. Non rispettare questa norma può comportare sanzioni da 600 euro a 6000 euro come si può leggere nel decreto.  

  1. Ogni quanto tempo devo effettuare la manutenzione degli estintori?

La norma UNI 9994-1:2024  prevede che gli estintori siano sottoposti a manutenzione periodica, questo controllo deve essere effettuato da tecnici qualificati e certificati, come quelli di 3F Antincendio. 

  1. Che tipo di estintori devo installare?

Per adempire al nuovo obbligo gli estintori suggeriti da installare dovranno essere portatili a schiuma con capacità del serbatoio di 6 litri, un estintore del genere è omologato per classi di fuoco di tipo A, cioè incendi da materiali solidi, per fuochi di tipo B cioè incendi da liquidi infiammabili, per fuochi di tipo F cioè incendi da oli di origine vegetale o animale.

  

Non Aspettare, Investi nella Sicurezza Oggi 

Essere in regola con il Decreto Affitti Brevi è fondamentale per evitare problemi legali e proteggere la tua attività, ma come abbiamo visto bisogna essere in regola anche con la UNI 9994-1:2024 per la manutenzione degli estintori. Oltre all’obbligo di legge, garantire la sicurezza antincendio nella tua struttura è una responsabilità verso i tuoi ospiti e verso te stesso. 

Contattaci oggi stesso per richiedere un preventivo gratuito e scoprire come possiamo aiutarti a rendere la tua struttura sicura, a norma e pronta a ospitare in totale tranquillità. 

Come scegliere il corso di Primo Soccorso più adatto per la tua azienda

Tabella dei Contenuti

Ti aiutiamo a scegliere il corso di primo soccorso più adatto alle esigenze della tua azienda. 

 

Identifica le Esigenze della Tua Azienda

Prima di scegliere un corso, valuta i rischi specifici del tuo ambiente lavorativo. Le aziende possono essere classificate in base alla categoria di rischio: 

Categoria A: Aziende a rischio elevato, come quelle che operano nei settori della costruzione, della chimica o della metallurgia. 

Categoria B/C: Aziende a rischio medio o basso, come uffici, negozi e aziende di servizi. 

Comprendere la categoria di rischio ti aiuterà a determinare il livello di formazione necessario per i tuoi addetti al primo soccorso. 

 

Scegli il Corso Base o gli Aggiornamenti

 

Corso Base per Addetti al Primo Soccorso: 

Nuovi addetti al primo soccorso o dipendenti che non hanno mai seguito un corso di primo soccorso. 

Contenuti: Valutazione delle emergenze, tecniche di rianimazione cardiopolmonare (RCP), utilizzo del defibrillatore automatico esterno (DAE), gestione delle ferite, emorragie, fratture, ustioni e altre emergenze comuni. 

Durata: Varia in base alla categoria di rischio, generalmente tra le 12 e le 16 ore. 

 

Aggiornamenti Periodici: 

Addetti al primo soccorso che hanno già completato il corso base e necessitano di aggiornare le proprie competenze. 

Il corso prevede l’obbligo di aggiornamento ogni 3 anni 

Contenuti: Revisione delle tecniche di base, aggiornamenti su nuove procedure, esercitazioni pratiche e simulazioni. 

Durata: Generalmente tra le 4 e le 6 ore, a seconda delle normative specifiche. 

Conclusione 

La scelta del corso di primo soccorso più adatto dipende dalle specifiche esigenze della tua azienda, dalla categoria di rischio e dalla necessità di formazione di base o aggiornamento. Investire nella formazione adeguata per i tuoi addetti al primo soccorso è un passo fondamentale per creare un ambiente di lavoro sicuro e pronto a gestire emergenze sanitarie. 

Per ulteriori informazioni sui nostri corsi di primo soccorso, contattaci oggi stesso. Siamo qui per aiutarti a scegliere il programma formativo più adatto alle tue esigenze. 

 

Contattaci per i corsi 3F antincendio

Manutenzione Impianti Antincendio norma 11224 obblighi strutture ricettive

Tabella dei Contenuti

Nel contesto della sicurezza antincendio, la manutenzione degli impianti è un’area spesso trascurata dalle aziende, che si trovano poi a fronteggiare sanzioni economicamente onerose per non aver adempiuto ai loro obblighi legali.

La norma UNI 11224 è stata aggiornata nel 2019 con effetto retroattivo anche sugli impianti esistenti perché riguarda i criteri di manutenzione e controllo degli impianti.

Questa norma non è particolarmente complessa, ma stabilisce requisiti precisi e dettagliati per la manutenzione che devono essere seguiti scrupolosamente e con delle periodicità ben precise.

Dettagli della norma UNI 11224 sulla manutenzione antincendio:

Figure Professionali:

La norma introduce il ruolo del tecnico manutentore, un professionista le cui competenze devono essere costantemente aggiornate attraverso formazione continua, offerta da enti, aziende o associazioni del settore.

Manutenzione Ordinaria:

È richiesto che la manutenzione ordinaria degli impianti antincendio inclusa almeno due visite semestrali nell’arco di un anno. Durante queste visite, è essenziale che i sensori siano testati secondo percentuali che variano in base all’età dell’impianto, per assicurare che siano sempre funzionanti e efficienti.

  • Nei primi sei anni di funzionamento dell’impianto, si opera un controllo parziale sul 25% dell’impianto;
  • Dopo i primi sei anni e per i successivi sei, si opera un controllo periodico sul 50% dell’impianto. Quindi in un anno si verifica l’intero impianto.

Verifica Generale dopo 12 Anni:

Dopo dodici anni dall’installazione, o dalla data di emissione della norma se l’impianto è più vecchio, è obbligatorio effettuare una verifica completa del sistema; questa verifica deve includere test approfonditi su tutti gli elementi dell’impianto. La verifica generale del sistema sarà fatta scegliendo tra le seguenti opzioni:

  1. Revisione in fabbrica: i sensori vengono smontati e inviati al produttore per eseguire la revisione. Nel periodo della revisione i sensori dovranno essere sostituiti per non lasciare l’azienda scoperta dal sistema di rivelazione fumi;
  2. Sostituzione: vengono sostituiti con nuovi sensori avente compatibilità confermata dal produttore dei rivelatori esistenti;
  3. Prova prativa: i rivelatori vengono provati in loco con delle prove pratiche che simulano un incendio.

Mantenere il sistema di sicurezza antincendio non solo è una questione di conformità normativa, ma è essenziale per garantire la sicurezza delle persone e la protezione delle proprietà aziendali.

Le imprese dovrebbero quindi considerare la manutenzione degli impianti antincendio una priorità strategica e preventiva, piuttosto che un mero adempimento burocratico.

3F Antincendio si occupa della manutenzione di impianti antincendio, programmando ed eseguendo gli interventi nei periodi prestabiliti azzerando così il rischio di rimanere scoperti.

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