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Pompieropoli: 3F Antincendio insieme all’associazione l’alveare e i Vigili del Fuoco per una giornata di educazione e divertimento 

Tabella dei Contenuti

3F Antincendio presenta:

Domenica 10 novembre in Piazza della Libertà a Monte Urano in occasione della Polentata al Castello 2024 3F Antincendio, in collaborazione con l’Associazione l’Alveare e i Vigili del Fuoco di Fermo e Ascoli Piceno, è lieta di invitare tutte le famiglie a Pompieropoli!

Pompieropoli

Un evento speciale in Piazza della Libertà per avvicinare i bambini dai 3 ai 12 anni al mondo dei pompieri e alla prevenzione antincendio, attraverso attività educative e divertenti.

Educare alla sicurezza attraverso il gioco: Durante Pompieropoli, i bambini potranno cimentarsi in attività ludiche come l’arrampicata, la discesa dal palo e la trave di equilibrio e molto altro, affiancati dai Vigili del Fuoco.

Un’occasione per apprendere, divertendosi, i principi base della sicurezza e della prevenzione antincendio.

3F Antincendio per il sociale

Questo evento rappresenta l’impegno di 3F Antincendio nel promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza fin dalla giovane età.

La giornata sarà arricchita dalla presenza di stand gastronomici della Polentata al Castello per rendere l’esperienza ancora più piacevole per tutta la famiglia.

Sarà possibile gustare piatti tipici a base di polenta e godersi una giornata all’insegna della comunità.

Non perdete questa occasione per far vivere ai vostri bambini un’esperienza indimenticabile, con il supporto di 3F Antincendio e dei nostri eroi del fuoco.

Definizione delle procedure per la manutenzione degli estintori: Nuova norma UNI 9994-1:2024

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Introduzione

L’aggiornamento 2024 introduce alcune novità significative rispetto alle edizioni precedenti, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la sicurezza nella manutenzione degli estintori.

La norma si applica a tutti gli estintori portatili e carrellati, indipendentemente dal tipo di agente estinguente utilizzato.

Il 25 luglio 2024 è stata pubblicata da UNI la nuova edizione della norma che definisce i criteri per effettuazione della sorveglianza, del controllo iniziale, del controllo periodico, della revisione programmata e del collaudo degli estintori di incendio (portatili e carrellati), al fine di garantirne l’efficienza.

Cosa cambia

Giunta alla sua 4 edizione, nella norma possono ritrovarsi una serie di aggiornamenti e novità che andiamo sinteticamente a rappresentare di seguito:

Nuova e aggiornata terminologia

La sezione ‘Termini e definizioni’ è stata rivista sia nella struttura sia nella composizione, questo aiuta sia i manutentori sia gli utenti finali a capire subito se l’estintore è stato controllato e se è in condizioni operative.

Al posto della definizione di ‘prototipo omologato’, ad esempio, è ora presente la definizione di ‘prototipo autorizzato’.

 

Tipologie di estintori

La classificazione delle tipologie di estintori a base d’acqua, riportata nel prospetto 2 è stata completamente rivista.

Fasi

Sono stati chiariti i termini da utilizzare per il calcolo della prima revisione programmata e del primo collaudo.

Nella fase di controllo periodico degli estintori a base d’acqua che hanno come agente estinguente solo acqua, con serbatoio plastificato, a pressione permanente, è stata introdotto la verifica dello stato del trattamento di plastificazione interna del serbatoio.

Con la fase di revisione programmata viene ribadito che le diverse operazioni tecniche hanno lo scopo di mantenere costante nel tempo l’efficienza dell’estintore, in conformità al prototipo certificato.

La fase di manutenzione straordinaria è stata sintetizzata e la fase di collaudo è rimasta invariata.

Periodicità

Elemento di novità nell’edizione 2024 della norma sono le periodicità delle varie fasi di intervento.

Prospetto 2

Periodicità massima di revisione e collaudo

Come si evince dal prospetto 2 della norma

  • È stato introdotto un dettaglio maggiore nelle periodicità che riguardano gli estintori a base d’acqua, introducendo una differenziazione sia per quanto riguarda il tipo di pressurizzazione (permanente o ausiliaria) sia per la tipologia di mezzo estinguente e, infine, in base alla tipologia di serbatoio.
  • Per gli estintori d’incendio a polvere, viene innalzato a 60 mesi (dagli attuali 36 mesi) il termine per la revisione programmata e viene ridotto a 10 anni (dagli attuali 12 anni) il termine per il collaudo.

In linea generale, salvo diversa indicazione da parte del Ministero dell’Interno – Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco -, in relazione alle tempistiche di esecuzione delle attività di revisione programmata e collaudo, ricordiamo che  sono indicate le periodicità massime entro le quali tali attività devono essere effettuate e che è quindi necessario verificare puntualmente le indicazioni riportate dal produttore dell’estintore d’incendio all’interno del proprio libretto d’uso e manutenzione (previsto dal DM 7 gennaio 2005) e dalle istruzioni per l’utilizzatore (previsto dalla Direttiva PED 2014/68/UE attuata da D. Lgs. 15 febbraio 2016, n. 26), in quanto, in caso di tempistiche più restrittive indicate dal fabbricante rispetto a quelle massime prescritte nella norma, l’Azienda di manutenzione dovrà conformarsi alle indicazioni del produttore. 

Si ritiene quindi opportuno suggerire un approccio più restrittivo, mantenendo la periodicità delle revisioni a 36 mesi per gli estintori d’incendio a polvere già immessi sul mercato alla data del 25.07.2024.

Nel caso di riduzione delle periodicità massime di esecuzione di una fase in una nuova norma (vedere collaudo estintori a polvere da 12 anni a 10 anni) l’indicazione più restrittiva prevale sulle indicazioni del costruttore fornite in base alla precedente edizione della norma.

Nella tabella viene riportata la definizione di “additivi fluorine free” dove si intendono gli agenti estinguenti che non contengono sostanze fluorurate. Si rimanda alla lettura della legislazione di pertinenza per quanto riguarda l’utilizzo del PFOA (Regolamento (UE) 2020/784).

 Sicurezza e salvaguardia ambientale

Viene ricordato, ora in maniera esplicita, che la stessa dismissione di un estintore d’incendio debba essere effettuata nel rispetto della vigente legislazione ambientale.

 

Estintori da considerarsi fuori servizio

È rimasto invariato il termine (18 anni) raggiunto il quale un estintore d’incendio debba ritenersi ‘fuori servizio’.

Parti di ricambio ed agenti estinguenti

In ottemperanza a quanto già sancito dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, viene ricordato che tutte le parti di ricambio, utilizzate devono essere conformi alle parti del prototipo certificato nonché dichiarate conformi dal produttore dell’estintore.

La sostituzione dell’agente estinguente deve essere effettuata con l’estinguente del prototipo certificato e con la periodicità dichiarata dal produttore.

 

Documento di manutenzione

Viene ora ricordata la necessità di consegnare copia del documento di manutenzione al Committente.

Conclusione

La nuova versione della norma UNI 9994-1 porta con sé importanti aggiornamenti che non possono essere ignorati.

La manutenzione degli estintori è un aspetto cruciale della sicurezza antincendio, e seguire le nuove direttive ti aiuterà a garantire la massima protezione per il tuo ambiente di lavoro.

Consulenza 3F Antincendio

Non aspettare: contatta oggi stesso 3F Antincendio per assicurarti che tutti i dispositivi antincendio siano in regola con le nuove normative.

Come scegliere il corso Antincendio giusto per la tua azienda?

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Considerazioni:

Prendi in considerazione il tipo di attività svolta, il numero di dipendenti e le potenziali fonti di incendio per identificare il corso più adatto. 

Ogni azienda quando inizia il percorso per la messa in sicurezza, deve garantire la presenza di una risorsa che si occuperà della sicurezza antincendio.  

L’addetto antincendio è una figura espressamente prevista dall’attuale normativa antinfortunistica, ricompreso all’interno di quella squadra per la gestione delle emergenze, prevista dall’articolo 18 del D.Lgs. 81/08. 

Gli addetti antincendio si occupano in particolare del primo intervento in attesa dell’arrivo dei soccorsi, aiutando i presenti a raggiungere il luogo sicuro più prossimo. 

Chi deve fare il corso in azienda?

Tutti i lavoratori addetti alla squadra di emergenza antincendio devono ricevere una specifica formazione attraverso dei corsi antincendio specifici. Il corso si differenzia in base ai livelli di rischio presente in azienda (basso, medio o alto), ma in generale, tende ad inculcare nei discenti nozioni di base sull’incendio e la sua prevenzione, la protezione antincendio e le procedure da adottare in caso di incendio, accompagnate da un’esercitazione pratica finale.  

Tutte le organizzazioni devono organizzarsi per prevenire e gestire eventuali situazioni di emergenza, tra cui situazioni di emergenza incendio. 

L’art. 43 del D.Lgs. 81/08, stabilisce l’obbligo a carico del Datore di lavoro di incaricare uno o più lavoratori all’attuazione delle misure di prevenzione incendi gestione delle emergenze. 

La formazione dell’addetto alla squadra di emergenza antincendio era normata dal DM 10/3/98 che stabiliva 3 livelli di rischio incendio delle organizzazioni (rischio basso, rischio medio, rischio elevato) per i quali erano previste tre tipologie di corsi antincendio (da 4, 8 e 16 ore). Dal 4 ottobre 2022 è ufficialmente entrato in vigore il D.M. 2/9/2021 che introduce novità di rilievo in merito alla formazione degli addetti antincendio. 

 

Certificazione del corso 

Verifica che il corso scelto sia certificato da un ente di formazione riconosciuto, questo assicura che la formazione sia di alta qualità e conforme agli standard previsti dalla legge. 

I corsi antincendio prevedono una parte teorica da fare in aula e una parte pratica. 

Non è possibile erogare tali corsi in modalità e-learning come indicato nell’Accordo Stato Regioni del 7/7/2016.  

Guarda i corsi disponibili 3F Antincendio

 

Tipologie di corsi antincendio 

Esistono diverse tipologie di corsi antincendio, ciascuno studiato per rispondere a esigenze specifiche. Vediamo quali sono. 

Corso Antincendio Livello 1 – Ex Rischio Basso 

Questo corso base copre i fondamenti della prevenzione incendi, le procedure di evacuazione e le tecniche di estinzione, ed è indicato per ambienti a basso rischio. 

Corso Antincendio Livello 2 – Ex Rischio Medio 

Pensato per chi lavora in ambienti a rischio medio, fornisce una formazione più approfondita sulle tecniche di prevenzione, sull’uso degli estintori e sulle procedure di evacuazione. 

Corso Antincendio Livello 3 – Ex Rischio Elevato 

Destinato a chi opera in settori ad alto rischio, come industrie e grandi spazi pubblici, questo corso approfondisce le misure di prevenzione e le esercitazioni pratiche. 

Questi prevedono rispettivamente 12 ore di teoria e 4 di pratica (livello 3), 5 ore di teoria e 3 ore di pratica (livello 2), 2 ore di teoria e 2 ore di pratica (livello 1). 
L’aggiornamento periodico degli addetti al servizio antincendio dovrà avvenire ogni 5 anni: 8 ore (livello 3), 5 ore (livello 2) e 2 ore per il livello 1. 

 

Approfondimenti sui corsi 

Corso per addetti antincendio in attività a livello 1 

Questo corso fornisce le basi per affrontare situazioni di emergenza in ambienti a basso rischio. 

Contenuti principali: 

  • Principi della combustione e prodotti della combustione 
  • Sostanze estinguenti e effetti dell’incendio sull’uomo 
  • Misure di protezione e comportamenti da adottare 
  • Esercitazioni pratiche sull’uso degli estintori 

 

Corso per addetti antincendio in attività a livello 2 

Questo corso aggiunge ulteriori dettagli rispetto al livello base, tra cui: 

Esercitazioni pratiche: 

  • Utilizzo dei mezzi di estinzione più comuni 
  • Uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) come estintori, idranti e naspi 

Misure aggiuntive: 

  • Segnaletica di sicurezza 
  • Illuminazione di emergenza 
  • Sistemi di allarme 

 

Corso per addetti antincendio in attività livello 3 

Destinato a chi lavora in ambienti particolarmente pericolosi, come grandi industrie o aree ad alta densità, questo corso include numerose esercitazioni pratiche e approfondimenti su tutte le fasi della prevenzione incendi. 

 

Scegli il corso antincendio giusto per garantire la massima sicurezza nella tua azienda. Non esitare a contattarci per maggiori informazioni! 

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Decreto Affitti Brevi: Estintori Certificati e installati da professionisti, Manutenzione Obbligatoria 

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Un insieme di nuove normative pensate per regolamentare le strutture ricettive adibite ad uso turistico e gestite in forma imprenditoriale e no, una delle disposizioni più importanti riguarda l’obbligo di avere estintori certificati e di garantire la loro manutenzione regolare. 

 

Cosa dice il Decreto Affitti Brevi riguardo gli estintori? 

Con l’obiettivo di migliorare la sicurezza nelle strutture ricettive a breve termine, il Decreto Affitti Brevi ha introdotto una serie di nuove norme che abbiamo già citato nei precedenti articoli  

In questo articolo parleremo degli estintori, per i quali ci sono i seguenti punti chiave: 

  • Installazione in punti ben visibili e strategici su ogni piano in un raggio di 200mq. 
  • Gli estintori devono essere a norma di legge. 
  • Garantire che gli estintori siano funzionanti e conformi alle certificazioni Europee. 
  • Devono essere installati da professionisti con garanzia di funzionamento e regolare mantenimento rilasciata da professionisti certificati. 

 

La normativa non lascia spazio a dubbi: gli estintori devono essere certificati e conformi alle leggi vigenti, Inoltre, secondo la norma UNI 9994-1:2024 devono essere sottoposti a manutenzione periodica, eseguita da personale qualificato. 

  

Estintori Certificati: Cosa Sono e Perché Sono Importanti 

Perché un estintore certificato è così importante?  

Non basta avere un qualsiasi estintore in bella vista per essere in regola, gli estintori devono rispettare degli standard di qualità molto precisi, dettati dalle normative italiane ed europee.  

Gli estintori forniti da 3F Antincendio sono certificati:  

  • M.I. Prodotto omologato secondo normativa vigente su territorio nazionale  
  • italiano, riconosciuto come estintore idoneo ai fini della protezione antincendio 
  • CE, conforme alle direttive europee per le attrezzature in pressione secondo direttiva PED 2014/68/UE. Gode della libera circolazione su tutto territorio comunitario.  
  • EN3/7 – EN1866, Normative Europee di riferimento per la certificazione del prodotto indicato. 
  • CSI, Laboratorio autorizzato per esecuzione delle prove di spegnimento secondo le direttive europee 
  • MPA, Laboratorio autorizzato per esecuzione delle prove di spegnimento secondo direttive europee 
  • MTIC, Laboratorio autorizzato per esecuzione delle prove di spegnimento secondo direttive europee 
  • Apragaz, Laboratorio autorizzato per esecuzione delle prove di spegnimento secondo direttive europee. 
  • Timone, prodotto in possesso della certificazione secondo direttiva MED 2014/90/UE idoneo a installazione su imbarcazioni da diporto e superiore.  Certificazione in accordo alle convenzioni internazionali IMO e SOLAS. 

La certificazione garantisce che l’estintore sia stato sottoposto a tutti i controlli necessari e che sia in grado di funzionare correttamente in caso di incendio. 

Un estintore non certificato potrebbe non funzionare correttamente nel momento del bisogno e in caso d’incendio i primi secondi sono cruciali, avere un dispositivo non certificato può significare perdere tempo prezioso e mettere in pericolo la vita delle persone.

 

Manutenzione degli Estintori: Un obbligo da Non Trascurare e regolamentato dalla norma UNI 9994-1:2024 

Avere un estintore certificato è solo una parte dell’equazione, anche il migliore degli estintori, se non sottoposto a manutenzione regolare, può diventare inutilizzabile nel tempo.   

La normativa prevede una serie di controlli necessari per gli estintori:  

  • Sorveglianza (a cura del proprietario o datore di lavoro) 
  • Controllo  (effettuato da professionisti) 
  • Revisione (sostituzione estinguente secondo le scadenze indicate) 
  • Collaudo (test idrostatico del serbatoio o della bombola 

Gli estintori in possesso dovranno essere sottoposti a controllo, la revisione e il collaudo degli estintori per case vacanze devono essere eseguiti solo da personale specializzato e in possesso dei requisiti di legge. 

In pratica un tecnico qualificato deve verificare che l’estintore sia in buone condizioni, che la pressione sia corretta e che non ci siano segni di deterioramento, se tutto funziona correttamente viene compilato il cartellino di manutenzione per la certificazione.   

In caso di problemi, il tecnico può riparare o sostituire il dispositivo, garantendo che sia sempre pronto all’uso in caso di emergenza.  

Affidare la manutenzione degli estintori a personale non qualificato o, peggio ancora, ignorare del tutto questo obbligo, espone la attività a gravi rischi.  

Non solo potresti ricevere multe salate, ma in caso di un incidente, potresti trovarti a fronteggiare conseguenze legali molto più serie. 

 

Estintori e Manutenzione: La Soluzione Completa di 3F Antincendio 

3F Antincendio è qui per garantirti una gestione sicura e conforme alle normative. Offriamo soluzioni complete per la sicurezza antincendio, fornendo non solo estintori certificati, ma anche un servizio di manutenzione regolare, come richiesto dalla legge. 

 

Vediamo nel dettaglio cosa possiamo fare per te: 

Estintori Certificati: Tutti gli estintori che forniamo sono omologati secondo gli standard più rigorosi e rispettano le normative italiane ed europee, questo significa che puoi stare tranquillo, i tuoi dispositivi saranno sempre a norma. 

 

Manutenzione Programmata: Effettuiamo controlli periodici, come previsto dalla legge, per assicurarci che ogni estintore sia sempre in perfette condizioni, Il nostro team di tecnici qualificati si occuperà di tutto, garantendo che tu non debba preoccuparti di nulla.  

Servizio Personalizzato: Ogni struttura ha esigenze specifiche, e noi lo sappiamo bene, per questo offriamo soluzioni su misura, studiate appositamente per le caratteristiche della tua attività.  

Non importa se gestisci un piccolo B&B o una grande casa vacanza: abbiamo la soluzione giusta per te. 

 

Domande Frequenti sulla Sicurezza Antincendio per B&B e Case Vacanza 

  1. Gli estintori sono obbligatori in tutte le strutture ricettive?

Sì, il Decreto Affitti Brevi impone l’obbligo di installare estintori certificati in tutte le strutture ricettive, comprese case vacanza e B&B. Non rispettare questa norma può comportare sanzioni da 600 euro a 6000 euro come si può leggere nel decreto.  

  1. Ogni quanto tempo devo effettuare la manutenzione degli estintori?

La norma UNI 9994-1:2024  prevede che gli estintori siano sottoposti a manutenzione periodica, questo controllo deve essere effettuato da tecnici qualificati e certificati, come quelli di 3F Antincendio. 

  1. Che tipo di estintori devo installare?

Per adempire al nuovo obbligo gli estintori suggeriti da installare dovranno essere portatili a schiuma con capacità del serbatoio di 6 litri, un estintore del genere è omologato per classi di fuoco di tipo A, cioè incendi da materiali solidi, per fuochi di tipo B cioè incendi da liquidi infiammabili, per fuochi di tipo F cioè incendi da oli di origine vegetale o animale.

  

Non Aspettare, Investi nella Sicurezza Oggi 

Essere in regola con il Decreto Affitti Brevi è fondamentale per evitare problemi legali e proteggere la tua attività, ma come abbiamo visto bisogna essere in regola anche con la UNI 9994-1:2024 per la manutenzione degli estintori. Oltre all’obbligo di legge, garantire la sicurezza antincendio nella tua struttura è una responsabilità verso i tuoi ospiti e verso te stesso. 

Contattaci oggi stesso per richiedere un preventivo gratuito e scoprire come possiamo aiutarti a rendere la tua struttura sicura, a norma e pronta a ospitare in totale tranquillità. 

Come scegliere il corso di Primo Soccorso più adatto per la tua azienda

Tabella dei Contenuti

Ti aiutiamo a scegliere il corso di primo soccorso più adatto alle esigenze della tua azienda. 

 

Identifica le Esigenze della Tua Azienda

Prima di scegliere un corso, valuta i rischi specifici del tuo ambiente lavorativo. Le aziende possono essere classificate in base alla categoria di rischio: 

Categoria A: Aziende a rischio elevato, come quelle che operano nei settori della costruzione, della chimica o della metallurgia. 

Categoria B/C: Aziende a rischio medio o basso, come uffici, negozi e aziende di servizi. 

Comprendere la categoria di rischio ti aiuterà a determinare il livello di formazione necessario per i tuoi addetti al primo soccorso. 

 

Scegli il Corso Base o gli Aggiornamenti

 

Corso Base per Addetti al Primo Soccorso: 

Nuovi addetti al primo soccorso o dipendenti che non hanno mai seguito un corso di primo soccorso. 

Contenuti: Valutazione delle emergenze, tecniche di rianimazione cardiopolmonare (RCP), utilizzo del defibrillatore automatico esterno (DAE), gestione delle ferite, emorragie, fratture, ustioni e altre emergenze comuni. 

Durata: Varia in base alla categoria di rischio, generalmente tra le 12 e le 16 ore. 

 

Aggiornamenti Periodici: 

Addetti al primo soccorso che hanno già completato il corso base e necessitano di aggiornare le proprie competenze. 

Il corso prevede l’obbligo di aggiornamento ogni 3 anni 

Contenuti: Revisione delle tecniche di base, aggiornamenti su nuove procedure, esercitazioni pratiche e simulazioni. 

Durata: Generalmente tra le 4 e le 6 ore, a seconda delle normative specifiche. 

Conclusione 

La scelta del corso di primo soccorso più adatto dipende dalle specifiche esigenze della tua azienda, dalla categoria di rischio e dalla necessità di formazione di base o aggiornamento. Investire nella formazione adeguata per i tuoi addetti al primo soccorso è un passo fondamentale per creare un ambiente di lavoro sicuro e pronto a gestire emergenze sanitarie. 

Per ulteriori informazioni sui nostri corsi di primo soccorso, contattaci oggi stesso. Siamo qui per aiutarti a scegliere il programma formativo più adatto alle tue esigenze. 

 

Contattaci per i corsi 3F antincendio

Manutenzione Impianti Antincendio norma 11224 obblighi strutture ricettive

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Nel contesto della sicurezza antincendio, la manutenzione degli impianti è un’area spesso trascurata dalle aziende, che si trovano poi a fronteggiare sanzioni economicamente onerose per non aver adempiuto ai loro obblighi legali.

La norma UNI 11224 è stata aggiornata nel 2019 con effetto retroattivo anche sugli impianti esistenti perché riguarda i criteri di manutenzione e controllo degli impianti.

Questa norma non è particolarmente complessa, ma stabilisce requisiti precisi e dettagliati per la manutenzione che devono essere seguiti scrupolosamente e con delle periodicità ben precise.

Dettagli della norma UNI 11224 sulla manutenzione antincendio:

Figure Professionali:

La norma introduce il ruolo del tecnico manutentore, un professionista le cui competenze devono essere costantemente aggiornate attraverso formazione continua, offerta da enti, aziende o associazioni del settore.

Manutenzione Ordinaria:

È richiesto che la manutenzione ordinaria degli impianti antincendio inclusa almeno due visite semestrali nell’arco di un anno. Durante queste visite, è essenziale che i sensori siano testati secondo percentuali che variano in base all’età dell’impianto, per assicurare che siano sempre funzionanti e efficienti.

  • Nei primi sei anni di funzionamento dell’impianto, si opera un controllo parziale sul 25% dell’impianto;
  • Dopo i primi sei anni e per i successivi sei, si opera un controllo periodico sul 50% dell’impianto. Quindi in un anno si verifica l’intero impianto.

Verifica Generale dopo 12 Anni:

Dopo dodici anni dall’installazione, o dalla data di emissione della norma se l’impianto è più vecchio, è obbligatorio effettuare una verifica completa del sistema; questa verifica deve includere test approfonditi su tutti gli elementi dell’impianto. La verifica generale del sistema sarà fatta scegliendo tra le seguenti opzioni:

  1. Revisione in fabbrica: i sensori vengono smontati e inviati al produttore per eseguire la revisione. Nel periodo della revisione i sensori dovranno essere sostituiti per non lasciare l’azienda scoperta dal sistema di rivelazione fumi;
  2. Sostituzione: vengono sostituiti con nuovi sensori avente compatibilità confermata dal produttore dei rivelatori esistenti;
  3. Prova prativa: i rivelatori vengono provati in loco con delle prove pratiche che simulano un incendio.

Mantenere il sistema di sicurezza antincendio non solo è una questione di conformità normativa, ma è essenziale per garantire la sicurezza delle persone e la protezione delle proprietà aziendali.

Le imprese dovrebbero quindi considerare la manutenzione degli impianti antincendio una priorità strategica e preventiva, piuttosto che un mero adempimento burocratico.

3F Antincendio si occupa della manutenzione di impianti antincendio, programmando ed eseguendo gli interventi nei periodi prestabiliti azzerando così il rischio di rimanere scoperti.

articolo legge 11224 obbblighi strutture ricettive-2

Normative sistemi rivelazione incendio

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Sistemi di rivelazione incendio

Gli impianti automatici fissi di rivelazione fumi antincendio sono dei sistemi di prevenzione attiva con la funzione di rilevare un principio d’incendio e segnalarlo nel minor tempo possibile anche nel caso la segnalazione venga fatta manualmente.

Scopo principale dei sistemi fissi

Lo scopo principale dei sistemi fissi automatici quindi, è quello di salvaguardare la vita delle persone, proteggere i beni, attivare un tempestivo sfollamento delle persone in caso di pericolo incendio.

Le conformità di sicurezza ed i modi per cui un impianto è realizzato a regola d’arte, in accordo con il DECRETO MINISTERIALE N°37 del 2008 e modificato dal D.M del 19/05/2010, sono indicate le seguenti normative.

  • UNI EN 54 -> “sistemi di rilevazione e di spegnimento dello specifico dispositivo “ Sono normative di prodotto legate alla qualità ed il funzionamento dello specifico dispositivo. Esse sono norme che dispongono i criteri tecnico-funzionali (requisiti, metodi di prova, prestazioni) cui devono rispondere i prodotti deputati alla rivelazione. La UNI EN 54 parte dalla sezione EN54-1 fino alla sezione EN54-32.
  • UNI 9795:2021 -> “Progettazione, installazione ed esecuzione” dei sistemi fissi automatici di rivelazione e segnalazione. La normativa UNI 9795 è stata aggiornata nel Dicembre del 2021. Rispetto alla versione precedente sono state apportate delle modifiche che, non solo mirano a tutelare maggiormente la salvaguardia delle persone, ma anche forniscono indicazioni univoche e più semplici per i progettisti che devono seguire le linee guida della norma.
  • UNI 11224:2019 -> ” Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi antincendio”. La normativa UNI 11224 è stata aggiornata nel 2021 con effetto retroattivo anche sugli impianti esistenti perché riguarda i criteri di manutenzione e controllo degli impianti.
    Questa norma è di riferimento per il D.lgs. 81/08 Testo unico sulla salute e Sicurezza sul lavoro coordinato con D.lgs. n°106/2019.
  • DM del 2015 (integrazione 2022) con Nuovo Codice di Prevenzione Incendi.
  • CEI 64/8 “Impianti elettrici utilizzatori di tensione nominale no superiore a 100Vca e 1500Vcc.
  • CEI 20.36 “prova di resistenza al fuoco” di cavi elettrici in condizioni s’incendio.

Istallazione, l’ampliamento o modifica, progettazione

L’istallazione, l’ampliamento o modifica, la progettazione e la manutenzione degli impianti di rivelazione incendio devono essere effettuati solo da operatori abilitati e dotati di specifiche requisiti tecnico-professionali

Normativa UNI EN54

La normativa UNI EN54, cosi come le altre normative, viene recapitata dal CEN (Comitato Europeo di Normazione ) con sede a Bruxelles ed redatta in lingua inglese. Dopo gli enti normalizzatori appartenente agli stati membri dell’Unione Europea prendono in carico l’allineamento nel singolo paese. Per l’Italia sono UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) e il CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano).

Non perdere gli aggiornamenti sulle normative seguendo la pagina news 3F Antincendio.

Decreto affitti brevi: rivelatori ed estintori obbligatori

Decreto affitti brevi: rivelatori ed estintori obbligatori

Aggiorna la sicurezza della tua struttura, appartamento per affitti brevi o b&b, scopri le soluzioni 3F Antincendio!

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Principali obblighi

Si tratta dei rilevatori di gas combustibili, contro le fughe di gas, e di monossido di carbonio.

Inoltre, ogni immobile deve essere dotato di estintori portatili, collocati in posizioni «accessibili e visibili».

È necessario dichiarare di essere a norma anche con i requisiti di sicurezza degli impianti, secondo le normative statali e regionali già vigenti.

3F Antincendio rende la tua struttura conforme alla normativa

Avere un appartamento utilizzato per soggiorni brevi o un B&b richiede l’implementazione di misure di sicurezza obbligatorie, non più considerate un semplice extra, ma un obbligo regolamentato dal nuovo decreto affitti brevi.

Il nuovo decreto affitti brevi, approvato a dicembre 2023, stabilisce che ogni unità immobiliare sia a norma e dotata di determinati dispositivi di rivelazione e controllo.

Anche se non è un’attività imprenditoriale o se l’alloggio è concesso in locazione breve, cioè meno di 30 giorni.

Chiama per un rapido contatto o scrivi un messaggio

Saremo lieti di poter essere utili alla risoluzione delle problematiche legate all’antincendio per la tua struttura ricettiva e chiarire qualsiasi dubbio o domanda

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La nostra esperienza trentennale e la specializzazione raggiunta, ci permette di offrire una vasta gamma di sistemi flessibili che possono soddisfare esigenze di protezione antincendio perfettamente idonee alle normative vigenti

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Protezione beni o salvaguardia vita umana

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Realizzazione del progetto

Collaudo apparecchiature

Certificazione e consegna

Manutenzione

Manutenzione periodica obbligatoria

Controllo condizioni di efficienza

Aggiornamento registri e verbali

Rivelatori ed estintori obbligatori, spieghiamo il Decreto Affitti Brevi

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Sei in possesso un appartamento destinato all’ospitalità turistica o agli affitti brevi? Dotarlo di moderne misure di sicurezza non è più un optional, è obbligatorio.

Infatti, il nuovo decreto affitti brevi, approvato a dicembre, stabilisce che ogni unità immobiliare sia a norma e dotata di determinati dispositivi di rilevazione e controllo.

Queste norme riguardano tutte le strutture o alloggi, anche se non è un’ attività imprenditoriale o se concedi un alloggio in locazione breve, cioè sotto i 30 giorni.

Distinzione tra locazioni brevi e locazioni turistiche

Con l’espressione “affitti brevi” normalmente si pensa agli affitti turistici, in realtà, la definizione legale comprende ogni contratto di affitto residenziale della durata massima di 30 giorni.

Si configura come una soluzione temporanea, al di fuori del contesto imprenditoriale, e concordata tra individui, pertanto, non è limitato solo alle vacanze.

Un esempio è il professionista che necessita di un alloggio in un’altra città per lavoro per un breve periodo, come 15 giorni.

Quindi è considerato distinto dalle locazioni turistiche vere e proprie come Bed and breakfast, affittacamere e altre strutture extra alberghiere.

Le case vacanza, ad esempio, sono un’attività ricettiva extra alberghiera che può essere esercitata sia in forma imprenditoriale che occasionale. I relativi contratti di locazione ai turisti non possono superare i tre mesi consecutivi.

I bed and breakfast sono un’altra tipologia ancora. Si tratta, infatti, di attività ricettive gestite da privati che per un determinato periodo di tempo mettono a disposizione del turista una parte della propria abitazione.

La disciplina dei B&B è regolata a livello regionale.

In ogni caso, il nuovo decreto approvato a dicembre si applica a tutte queste forme di locazione: affitti brevi, locazioni turistiche, bed and breakfast, strutture extralberghiere; distinguendo solo se l’attività è svolta in forma imprenditoriale oppure no.

I nuovi obblighi della legge affitti brevi

Il cosiddetto decreto “Anticipi”, convertito in legge a dicembre (n.191/2023), dedica un intero articolo (il 13-ter) alle locazioni turistico/ricettive e a quelle brevi.

Si tratta di una normativa voluta dal ministero del Turismo con diverse finalità, per esempio, si va dalla trasparenza del mercato all’analisi statistica, dal contrasto all’illegalità e all’evasione fiscale alla sicurezza delle persone.

Il Codice Identificativo Nazionale CIN

Tra le novità della normativa affitti brevi c’è l’introduzione del CIN, ovvero, Codice Identificativo Nazionale. È un codice assegnato a tutte le unità immobiliari date in locazione per finalità turistiche, a quelle destinate alle locazioni brevi e alle strutture alberghiere ed extralberghiere.

I proprietari dovranno esporre il CIN all’esterno dello stabile e citarlo anche negli annunci pubblicitari, ovunque siano pubblicati, quindi anche sui portali telematici come Airbnb o Booking.

Nelle regioni che hanno già attivato un codice regionale l’adeguamento al nuovo CIN sarà automatico

Nelle regioni sprovviste di questo codice o che non lo adeguano entro i tempi stabiliti, servirà una procedura manuale. Il locatore dovrà farne richiesta per via telematica al ministero del Turismo che assegnerà il codice univoco. Nella richiesta andranno indicati i dati catastali dell’immobile.

Per l’entrata in vigore definitivo della legge occorre aspettare che entrino in funzione la Banca dati nazionale e il portale telematico per l’assegnazione del CIN. La legge stabilisce 60 giorni dal momento della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale di entrambi i provvedimenti.

Novità affitti: la sicurezza antincendio

Nella richiesta, oltre ai dati catastali, il proprietario deve anche dichiarare che la casa è a norma per quanto riguarda i requisiti sulla sicurezza. Cioè, che nell’alloggio sono presenti dispositivi di controllo funzionanti.

Si tratta dei rilevatori di gas combustibili, contro le fughe di gas, e di monossido di carbonio. Inoltre, ogni immobile deve essere dotato di estintori portatili, collocati in posizioni «accessibili e visibili».

Requisiti tecnici richiesti

Questi dispositivi devono rispettare precisi requisiti tecnici.

I rilevatori, ad esempio, devono essere omologati e conformi agli standard di sicurezza per quanto riguarda sensibilità: secondo determinate soglie; specificità: gas metano, Gpl o monossido di carbonio, tipo di allarme.

Inoltre, devono essere installati in posizioni strategiche, rispettando i criteri stabiliti dalla norma UNI 11522 alla quale devono attenersi tutti gli installatori professionali.

Anche gli estintori portatili devono rispettare alcuni precisi requisiti come ad esempio classe d’incendio, accessibilità, capacità estinguente, collocazione.

Questo è un campo nel quale il “fai da te” può pregiudicare efficienza e funzionalità del sistema, rendendo inutile l’intervento ed esponendo il locatore al rischio di multe o, peggio, azioni legali.

Sanzioni salate

La normativa parla di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, cioè di autocertificazione. Ma non sarebbe saggio considerarla una scappatoia, perché il decreto affitti brevi prevede sanzioni molto pesanti.

Si va dagli 800 agli 8mila euro, a seconda delle dimensioni dell’abitazione, per chi concede in affitto un immobile sprovvisto di CIN.

Se il CIN c’è ma non è stato esposto e non è presente nell’annuncio pubblicitario, la sanzione pecuniaria va dai 500 ai 5mila euro.

L’omessa dotazione dei dispositivi di rilevazione e controllo, nonché degli estintori portatili, è punita con una multa da 600 a 6mila euro per ciascuna violazione accertata.

Infine, chi omette di presentare la SCIA rischia una sanzione da 2mila a 10mila euro, sempre in relazione alle dimensioni dell’immobile.

Chi controlla:

A monitorare il rispetto del decreto sono Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza. Ma l’attività di controllo, verifica e applicazione delle multe spetta ai comuni, tramite la polizia locale, ai quali resterà la disponibilità del ricavato delle sanzioni.

Il decreto affitti brevi ha portato tantissime novità, anche fiscali, per chi affitta il proprio immobile.

Soluzioni 3F Antincendio

Per la tua tranquillità, consigliamo comunque di verificare le disposizioni nazionali e locali e di consultare 3F Antincendio per una consulenza sulla struttura.

Per la sicurezza dei tuoi ospiti, è importante scegliere prodotti conformi alle normative, realizzati secondo elevati standard qualitativi che ne garantiscono efficacia e durabilità nel tempo come quelli che proponiamo con i pacchetti di installazione tutto incluso.

Fonte: Gazzetta ufficiale